Cari signori mi son presentato: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=75%|data=30 ottobre 2008|arg=canti}}{{Intestazione CantaStoria
|Nome e cognome dell'autore del testo =
|Nome e cognome dell'autore della musica =
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|Nome della pagina principale =Cari signori mi son presentato
|Eventuale titolo della sezione o del capitolo =
|Anno di pubblicazione =1890 (?)
|Secolo di pubblicazione =
|Abbiamo la versione cartacea a fronte? =no
|URL della versione cartacea a fronte =
}}
<poem>
 
Cari signori mi son presentato
col lor silenzio ho compilato
un'acclamata tarantella
di Garibaldi porto novella.
 
Perciò vi prego di fare attenzione
Cari signori mi son presentato<br />
su questa nuova composizione
col lor silenzio ho compilato<br />
spero che ognuno sarà contento
un'acclamata tarantella<br />
se ben comprende l'argomento.
di Garibaldi porto novella.<br />
<br />
Perciò vi prego di fare attenzione<br />
su questa nuova composizione<br />
spero che ognuno sarà contento<br />
se ben comprende l'argomento.<br />
<br />
E Garibaldi da piccolino<br />
lui dimostrava un talento fino<br />
e tutti quelli che lo incontrava<br />
questo bambin ognun lodava.<br />
<br />
Giunto all'età dei quindici anni<br />
per la marina spiegava i vanni<br />
ma in breve tempo senza riparo<br />
si fece un bravo marinaio.<br />
<br />
Poi da Mazzini lui fu guidato<br />
che lo rendeva in meglio stato<br />
molto di scherma si faceva insegnare<br />
sempre più ansioso di guerreggiare.<br />
<br />
«Io sono stato sempre soldato<br />
mai di ricchezze non ho parlato<br />
così farete miei cari figli<br />
ben comprendeteli i miei consigli.<br />
<br />
O che tripudio o che iniqua sorte<br />
aver perduto la mia consorte<br />
che maneggiava quell'arma fiera<br />
contro il nemico sempre guerriera»<br />
<br />
Fece partenza per Monterotondo<br />
per conquistarlo da cima a fondo<br />
non fu la forza competente<br />
di tutto ciò non si fece niente.<br />
<br />
Fece partenza per Aspromonte<br />
ebbe il nemico sempre di fronte<br />
ma d'una palla a lui rivale<br />
il nostro eroe fu ferì mortale.<br />
 
E Garibaldi da piccolino
lui dimostrava un talento fino
e tutti quelli che lo incontrava
questo bambin ognun lodava.
 
Giunto all'età dei quindici anni
== Versione alternativa ==
per la marina spiegava i vanni
Cari signori mi son presentato<br />
ma in breve tempo senza riparo
con rozzi versi ho compilato<br />
si fece un bravo marinaio.
un'acclamata tarantella<br />
 
di Garibaldi porto novella.<br />
Poi da Mazzini lui fu guidato
<br />
che lo rendeva in meglio stato
Dunque vi prego di fare attenzione<br />
molto di scherma si faceva insegnare
su questa nuova composizione<br />
sempre più ansioso di guerreggiare.
spero che ognun sarà contento<br />
 
se ben comprende l'argomento.<br />
«Io sono stato sempre soldato
<br />
mai di ricchezze non ho parlato
Garibaldi da piccolino<br />
così farete miei cari figli
lo dimostrava un talento fino<br />
ben comprendeteli i miei consigli.
e tutti quelli che l'osservava<br />
 
questo bambin ognun lodava.<br />
O che tripudio o che iniqua sorte
<br />
aver perduto la mia consorte
Giunto all'età di quindici anni<br />
che maneggiava quell'arma fiera
per la marina spiegava i vanni<br />
contro il nemico sempre guerriera»
e in breve tempo senza riparo<br />
 
si fece un bravo marinaro.<br />
Fece partenza per Monterotondo
<br />
per conquistarlo da cima a fondo
Poi da Mazzini fu guidato<br />
non fu la forza competente
che lo rendeva in meglio stato<br />
di tutto ciò non si fece niente.
molto di scherma si faceva insegnare<br />
 
e sempre ansioso di guerreggiare.<br />
Fece partenza per Aspromonte
<br />
ebbe il nemico sempre di fronte
Con più coraggio il giovinetto<br />
ma d'una palla a lui rivale
facea gli studi con gran diletto<br />
il nostro eroe fu ferì mortale.
e molto più s'approfittava<br />
</poem>
del gran maestro che gl'insegnava.<br />
 
<br />
== Versione alternativa (1885) ==
Ecco che alfin dell'esercizio<br />
<poem>
lasciò gli studi in precipizio<br />
 
contro i tedeschi volea pugnare<br />
Cari signori mi son presentato
ma fu annullato il suo parlare.<br />
con rozzi versi ho compilato
<br />
un'acclamata tarantella
Allor il governo per dire il vero<br />
di Garibaldi nonporto sapea il pensiero<br />novella.
 
e con sospetto d'esser affrontato<br />
Dunque vi prego di fare attenzione
nel quarantotto fu esiliato.<br />
su questa nuova composizione
<br />
spero che ognun sarà contento
Fu rimandato dall'esilio<br />
se ben comprende l'argomento.
e dichiarato nel consiglio<br />
 
che fosse ammesso d'arrolare<br />
Garibaldi da piccolino
e d'Italia liberare.<br />
lo dimostrava un talento fino
<br />
e tutti quelli che l'osservava
Garibaldi fido soldato<br />
questo bambin ognun lodava.
che da per tutto era stimato<br />
 
un valoroso battagliaro<br />
Giunto all'età di quindici anni
repubblican vero e sincero.<br />
per la marina spiegava i vanni
<br />
e in breve tempo senza riparo
Fece partita per Monterotondo<br />
si fece un bravo marinaro.
già per disfarlo da cima a fondo<br />
 
con poca forza si fece avanti<br />
Poi da Mazzini fu guidato
ove si arresero tutti quanti.<br />
che lo rendeva in meglio stato
<br />
molto di scherma si faceva insegnare
Poco distante trovò Mentana<br />
e sempre ansioso di guerreggiare.
ma Garibaldi con voce umana<br />
 
fece coraggio contro i ribelli<br />
Con più coraggio il giovinetto
dicendo: Aiuto cari fratelli.<br />
facea gli studi con gran diletto
<br />
e molto più s'approfittava
Videro tutti il gran guerriero<br />
del gran maestro che gl'insegnava.
che veramente era sincero<br />
 
quei volontari forti e gagliardi<br />
Ecco che alfin dell'esercizio
dicevan: Viva Garibaldi!<br />
lasciò gli studi in precipizio
<br />
contro i tedeschi volea pugnare
Allor con la forza prese Digione<br />
ma fu annullato il suo parlare.
e combatteva per la Nazione<br />
 
e dando esempi a tutta la gente<br />
Allor il governo per dire il vero
che Garibaldi non vuole niente.<br />
di Garibaldi non sapea il pensiero
<br />
e con sospetto d'esser affrontato
Mosse la guerra per Aspromonte<br />
nel quarantotto fu esiliato.
trovò disgrazia sempre di fronte<br />
 
perché una palla di lui rivale<br />
Fu rimandato dall'esilio
il n
e dichiarato nel consiglio
che fosse ammesso d'arrolare
e d'Italia liberare.
 
Garibaldi fido soldato
che da per tutto era stimato
un valoroso battagliaro
repubblican vero e sincero.
 
Fece partita per Monterotondo
già per disfarlo da cima a fondo
con poca forza si fece avanti
ove si arresero tutti quanti.
 
Poco distante trovò Mentana
ma Garibaldi con voce umana
fece coraggio contro i ribelli
dicendo: Aiuto cari fratelli.
 
Videro tutti il gran guerriero
che veramente era sincero
quei volontari forti e gagliardi
dicevan: Viva Garibaldi!
 
Allor con la forza prese Digione
e combatteva per la Nazione
e dando esempi a tutta la gente
che Garibaldi non vuole niente.
 
Mosse la guerra per Aspromonte
trovò disgrazia sempre di fronte
perché una palla di lui rivale
il nostro eroe fu ferì mortale.
 
Quanti disastri si presentava
ma Garibaldi nulla curava
più che dal cuore gli fu rapita
la bella donna di nome Anita.
 
Ahi che dolore! che acerba sorte!
D'aver perduto la gran consorte
che maneggiava quell'arme fiera
contro il nemico sempre guerriera.
 
A Montevideo portò Vittoria
in altre parti non ho memoria
che per compire tutto l'arcano
mi ci vorrebbe un libro sano.
 
Quando a Marsala fu sbarcato
senza timore ebbe inalzato
la gran bandiera stella d'Italia
con mille uomin fecer battaglia.
 
Disse Mazzini al Parlamento:
prendete Roma che ora è tempo
non vi lasciate lusingare
con poca forza può pigliare.
 
Garibaldi tentò la sorte
vogliamo Roma o pure la morte
fate coraggio garibaldini
che distruggeremo i papalini.
 
Non fu la forza competente
di tutto ciò non fece niente
ma i bersaglieri con gran manforte
a Porta Pia spezzaron le porte.
 
E dopo tanto guerreggiare
l'acerba morte lo va a trovare
ma disse pria del suo morire:
- Darò un esempio per l'avvenire.
 
Cari miei figli sono avvisato
all'ultim'ore ho terminato
dunque ascoltate senza timore
una parola del genitore.
 
Io sono stato sempre soldato
mai di ricchezza ebbi parlato
così fareste cari miei figli
ben comprendete questi consigli.
 
Dopo mia morte mi brucerete
e le mie ceneri conserverete
mi porterete alla smarrita
sotto quel salcio della mia Annita.
 
Così cessava di parlare
e tutti a piangere e a sospirare
nell'aver perso quel gran tesoro
che per l'Italia fu un ristoro!
 
Oggi onoriamo con monumento
in allegria ognun contento
e riserbate nei vostri cuori
di Garibaldi i suoi decori.
 
Più non si trova un uomo uguale
di quel bellissimo naturale
però facciamo di lui memoria
tutti acquistate la debol storia.
 
Troppo voleva ben gustare
quella pretaglia fe' penare
tutti innocenti alla tortura
pieni di preci ma d'impostura.
 
E tutti corvi li toccò cessare
che Garibaldi gli faccia tremare
fecero presto il suo dovere
dopo fu tolto il lor potere.
 
Per tutto il mondo si sente parlare
che Garibaldi sempre onorare
d'un monumento con feste e lodi
viene innalzato in mezzo a Todi.
</poem>