Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/132: differenze tra le versioni

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11 poverello continuava a dire che non si sarebbe attentato
Il poverello continuava a dire che non si sarebbe attentato a domandare di meno a due dame del loro grado, e s’inchinò sino a terra.
a domandare di meno a due dame del loro grado, e s’inchino
sino a terra.


— Poh ! — dissero — non abbiamo di spiccio. —
— Poh! — dissero — non abbiamo di spiccio. —


Tacque per allora il mendico; poi tornò ad implorare.
Tacque per allora il mendico; poi tornò ad implorare.


— Deh! gentili damine; deh! non chiudano le loro pietose
— Deh! gentili damine; deh! non chiudano le loro pietose orecchie a me solo!
orecchie a me solo!


— Sur ma parole , davvero, uomo dabbene — dicea la minore, — non abbiamo moneta.
''Sur ma parole'', davvero, uomo dabbene — dicea la minore, — non abbiamo moneta.


— Il cielo dunque le benedica — rispose il mendico — e
— Il cielo dunque le benedica — rispose il mendico — e moltiplichi a loro le gioie che possono versare sugli altri senza moneta! —
moltiplichi a loro le gioie che possono versare sugli altri senza
moneta ! —


Notai che frattanto la sorella maggiore accostava la mano
Notai che frattanto la sorella maggiore accostava la mano alla tasca, e diceva: — Se troverò un soldo.
alla tasca, e diceva: — Se troverò un soldo.


— Un soldo! me ne favoriscano dodici — ripigliò il supplicante. — La natura fu si benefica verso di loro! le sieno adunque
— Un soldo! me ne favoriscano dodici — ripigliò il supplicante. — La natura fu si benefica verso di loro! le sieno adunque benefiche con un povero.
benefiche con un povero.


— Ve li darei con tutto il cuore —disse la giovine; — amico,
— Ve li darei con tutto il cuore — disse la giovine; — amico, ve li darei, se ne avessi.
ve li darei, se ne avessi.


— O mia benefattrice! bella e caritatevole gentildonna — diceva egli alla sorella maggiore: — ma se allo splendore di quegli
— O mia benefattrice! bella e caritatevole gentildonna — diceva egli alla sorella maggiore: — ma se allo splendore di quegli occhi, che reca in quest’andito buio il chiaror del mattino, è mista insieme tanta dolcezza, non dovrò io credere che ciò derivi dalla bontà e dalla umanità di quel cuore? non dovrò io credere al ''marquis de Santerre'' ed a suo fratello, i quali, passando dianzi, parlavano tanto di tutte e due? —
occhi, che reca in quest’andito buio il chiaror del mattino, è
mista insieme tanta dolcezza, non dovrò io credere che ciò
derivi dalla bontá e dalla umanitá di quel cuore? non dovrò
io credere al marquis de Santerre ed a suo fratello, i quali,
passando dianzi, parlavano tanto di tutte e due? —


E tutte e due pareano commosse; e le loro dita correvano come per impulso e contemporaneamente alle tasche; e n’uscirono due monete di dodici soldi; né altercavano piú col povero, bensí tra lor due, aspirando al merito di far l’elemosina; ma la fecero a un punto tutte e due, e il diverbio cessò; l’uomo dabbene se n’andò con Dio.
E tutte e due pareano commosse; e le loro dita correvano
come per impulso e contemporaneamente alle tasche; e n’uscirono due monete di dodici soldi; né altercavano piú col povero, bensí tra lor due, aspirando al merito di far l’elemosina;
ma la fecero a un punto tutte e due, e il diverbio cessò; l’uomo
dabbene se n’andò con Dio.