Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/50: differenze tra le versioni
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Né speziale trovava da vendere più omai dramma di elleboro, né verun armaiuolo s’attentava di temprare un solo stromento omicida: l’amicizia e la virtú s’incontravano baciandosi per le vie: il secolo d’oro tornava pendendo su la città d’Abdera: ogni abderita die’ di piglio alla sua zampogna, e tutte le donne abderite, smettendo i loro trapunti di porpora, sedevano vereconde ad ascoltar la canzone. |
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E furono faville d’immensa fiamma; perché la cittá, come fosse |
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Né speziale trovava da vendere pivi ornai dramma di elleboro, |
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né verun armaiuolo s’attentava di temprare un solo stromento |
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Quando tutto è in punto, e s’è discusso col locandiere ogni articolo, e s’è pagato, ove questo avvenimento non t’abbia un po’ inacerbito, tu non puoi salire nel tuo calesse, se prima non disponi sull’uscio un altro affaruccio co’ figliuoli e con le figliuole della povertà, che ti attorniano. Deh! non t’esca mai detto: — Vadano al diavolo! — durissimo viaggio per que’ tapini, i quali, credimi, camminano con una croce assai grave sopra la terra. Ond’io credo meglio di provvedere la mia mano d’alquanti soldi; e chiunque tu sia, io ti conforterò, o viaggiatore cortese, a imitarmi: e non accade se tu non registri esattamente i motivi di questa partita. Tal v’è, che altrove li nota per te. |
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omicida: l’amicizia e la virtú s’incontravano baciandosi perle |
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vie: il secolo d’oro tornava pendendo su la cittá d’Abdera: |
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ogni abderita die’ di piglio alla sua zampogna, e tutte le donne |
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abderite, smettendo i loro trapunti di porpora, sedevano vereconde ad ascoltar la canzone. |
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lo do si poco che nessuno dà meno; ma conosco pochissimi i quali abbiano sí poco da poter dare: e però non ne parlerei, se or non fosse mio debito di dar conto del mio primo pubblico atto di carità in Francia. |
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terra e negli abissi del mare, poteva solo oprar tanto». |
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Quando tutto è in punto, e s’è discusso col locandiere ogni |
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articolo, e s’è pagato, ove questo avvenimento non t’abbia un |
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po’ inacerbito, tu non puoi salire nel tuo calesse, se prima non |
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disponi sull’uscio un altro affaruccio co’ figliuoli e con le figliuole |
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della povertá, che ti attorniano. Deh! non t’esca mai detto: |
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— Vadano al diavolo! — durissimo viaggio per que’tapini, i |
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quali, credimi, camminano con una croce assai grave sopra la |
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terra. Ond’io credo meglio di provvedere la mia mano d’alquanti soldi; e chiunque tu sia, io ti conforterò, o viaggiatore |
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cortese, a imitarmi : e non accade se tu non registri esattamente |
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i motivi di questa partita. Tal v’è, che altrove li nota per te. |
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lo do si poco che nessuno dá meno; ma conosco pochissimi |
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i quali abbiano si poco da poter dare: e però non ne parlerei, |
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se or non fosse mio debito di dar conto del mio primo pubblico atto di caritá in Francia. |
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mostrava schierati su la mia palma, — ed ecco otto poveri ed |
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otto povere. — |