Pagina:Sotto il velame.djvu/155: differenze tra le versioni

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l’anime di color cui vinse l’ira.</poem></div>
l’anime di color cui vinse l’ira.</poem></div>
{{Ni|}}Nel Convivio dice che l’appetito “che irascibile e concupiscibile si chiama„ deve essere guidato dalla ragione, come cavallo. L’ira che qui vince invece d’essere vinta, è quel medesimo appetito. Ed è chiaro che le due definizioni si compiono a vicenda, secondo lo stile di Dante, prestandosi l’una all’altra qualche cosa; tanto che intendiamo che i peccatori carnali sommisero la ragione al talento concupiscibile, perchè da lui vinta; e che in quelli altri il talento irascibile vinse la ragione e la sommise. E così Dante con la virtù di quella simmetria, che è tanta parte del suo stile, ha, definendo solo i primi della prima specie e i primi della seconda, definite tutto ciò che è in mezzo a loro e sotto loro.</p>
{{Ni|}}Nel Convivio dice che l’appetito “che irascibile e concupiscibile si chiama„ deve essere guidato dalla ragione, come cavallo. L’ira che qui vince invece d’essere vinta, è quel medesimo appetito. Ed è chiaro che le due definizioni si compiono a vicenda, secondo lo stile di Dante, prestandosi l’una all’altra qualche cosa; tanto che intendiamo che i peccatori carnali sommisero la ragione al talento concupiscibile, perchè da lui vinta; e che in quelli altri il talento irascibile vinse la ragione e la sommise. E così Dante con la virtù di quella simmetria, che è tanta parte del suo stile, ha, definendo solo i primi della prima specie e i primi della seconda, definito tutto ciò che è in mezzo a loro e sotto loro.</p>