Encomio di Elena (Gorgia): differenze tra le versioni

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|Nome e cognome dell'autore = Gorgia
|Titolo = Orazione<ref>L'Abate dall'Aglio ha pensato di aggiungere alla sua traduzion di Coluto un capitolo in lode del Becco, a consolazione, com'egli scrive, di Menelao, marito d'Elena. Più dovrebbe soddisfare al pubblico, come cosa più convenevole, il pensier mio di trasportare le presenti Orazioni d'Argomento uniforme a quel di Coluto. Questa di Gorgia, qualunque merito ell'abbia, è certo rispettabile per la sua antichità. Originali d'una lingua sì benemerita, dappoiché nulla di nuovo sperar ne possiamo, io gli vedrei volentieri nella nostra recati.</ref><br />
di Gorgia leontino<ref>Fu Gorgia Leontino, famoso orator siciliano, di nome assai chiaro per tutta la Grecia. Spedito egli ambasciatore in Atene, stordì come narra Dionisio Alicarnasseo, gli Uditori tutti colla sua eloquenza. Tanto di se medesimo presumeva, che, al dir di Filostrato, osò d'esporsi nel pubblico teatro d'Atene a qualunque argomento, che gli veniva proposto. E gli Ateniesi l'ebbero poi in tanta estimazione, come dice Troilo sofista nel proemio della sua Rettorica MS., che i giorni, in cui potevan sentirlo festivi chiamavano, e lucerne le di lui Orazioni. Fu a lui solo, al dir di {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}}, che in Delfo s'alzò una statua non indorata, ma d'oro.</ref><br />
intorno<br />al rapimento di Elena
|Iniziale del titolo = E