Pagina:Sotto il velame.djvu/135: differenze tra le versioni

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<section begin=1 />che poi vide essere degli sciaurati che mai non fur vivi, e di cui fama non è alcuna? di quelli, per cui il lume raggiò invano sebbene fosse acceso? di quelli così simili e così dissimili ai non battezzati?
<section begin="1" />che poi vide essere degli sciaurati che mai non fur vivi, e di cui fama non è alcuna? di quelli, per cui il lume raggiò invano sebbene fosse acceso? di quelli così simili e così dissimili ai non battezzati?


Il fatto è che in quel momento Dante si trova avanti un’ombra. È d’un magnanimo, e di uno che cantò il più nobile degli eroi. E dannati sono il poeta e l’eroe. Non ebbero battesimo, eppure fu l’uno magnanimo e l’altro eroe. E si trovano di faccia, avanti la selva del peccato originale, uno che fu da quello offeso, non ostante la sua virtù, e un altro, che sebbene non offeso da quello, sta per vivere o, meglio, per morire, senza alcuna virtù.<section end=1 />
Il fatto è che in quel momento Dante si trova avanti un’ombra. È d’un magnanimo, e di uno che cantò il più nobile degli eroi. E dannati sono il poeta e l’eroe. Non ebbero battesimo, eppure fu l’uno magnanimo e l’altro eroe. E si trovano di faccia, avanti la selva del peccato originale, uno che fu da quello offeso, non ostante la sua virtù, e un altro, che sebbene non offeso da quello, sta per vivere o, meglio, per morire, senza alcuna virtù.<section end="1" />




<section begin=2 />{{Centrato|<big>II.</big>}}
<section begin="2" />{{Centrato|<big>II.</big>}}




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Fu a Dante impedimento la selva selvaggia e aspra e forte, e nella quale, a detta di Beatrice, egli pareva trovare, a ogni momento, fosse e catene.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#24|Purg. XXXI 25.}}</ref> Paura in Dante fu della selva, sì che la si rinnovava al pensiero, e ch’ella solo dopo il ''passo'' fu queta. Le tre fiere impediscono il cammino e incutono paura. Impediva il cammino la lonza; il leone veniva contro lui; la lupa lo ripingeva. Avanti la lonza, si rivolse più volte per tornare; il leone gli diede paura; gravezza gli porse la lupa con la paura che usciva da lei.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I|Inf. I}} ''passim''.</ref> Consimili, dunque, effetti sono della selva e
Fu a Dante impedimento la selva selvaggia e aspra e forte, e nella quale, a detta di Beatrice, egli pareva trovare, a ogni momento, fosse e catene.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#24|Purg. XXXI 25.}}</ref> Paura in Dante fu della selva, sì che la si rinnovava al pensiero, e ch’ella solo dopo il ''passo'' fu queta. Le tre fiere impediscono il cammino e incutono paura. Impediva il cammino la lonza; il leone veniva contro lui; la lupa lo ripingeva. Avanti la lonza, si rivolse più volte per tornare; il leone gli diede paura; gravezza gli porse la lupa con la paura che usciva da lei.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I|Inf. I}} ''passim''.</ref> Consimili, dunque, effetti sono della selva e
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