Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/310: differenze tra le versioni

 
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i’ sare’ ricca piú che damigella
i’ sare’ ricca piú che damigella
{{R|4}}o donna, che tu aggie oggi veduta.
{{R|4}}o donna, che tu aggie oggi veduta.
Ch’i’ fu’ si trapiacente in mia venuta,
Ch’i’ fu’ trapiacente in mia venuta,
che per tutto correa la novella
che per tutto correa la novella
com’i’ era cortese e gente e bella;
com’i’ era cortese e gente e bella;
{{R|8}}ma ciò mi pesa ch’i’ non fu’ saputa.
{{R|8}}ma ciò mi pesa ch’i’ non fu’ saputa.
Or si mi doglio, quand’i’ mi rimiro
Or mi doglio, quand’i’ mi rimiro
dentro a lo specchio, ed i’ veggo invecchiarmi
dentro a lo specchio, ed i’ veggo invecchiarmi
{{R|11}}li molto nel mio cuor e’me n’adiro.
{{R|11}}molto nel mio cuor e’ me n’adiro.
Ver è ched i’ di ciò non posso atarmi,
Ver è ched i’ di ciò non posso atarmi,
si che per molte volte ne sospiro,
sií che per molte volte ne sospiro,
{{R|14}}quand’i’veggio biltate abbandonarmi.»
{{R|14}}quand’i’ veggio biltate abbandonarmi.»
</poem>
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{{Ms|7}}<poem>
{{Ms|7}}<poem>
«Per tutto ’l mondo i’ era ricordata,
«Per tutto ’l mondo i’ era ricordata,
com’i’t’ho detto, de la mia bieltate,
com’i’ t’ho detto, de la mia bieltate,
e molte zuffe ne fur cominciate,
e molte zuffe ne fur cominciate,
{{R|4}}e molta gente alcun’ora piagata;
{{R|4}}e molta gente alcun’ora piagata;