Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/255: differenze tra le versioni

 
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dicendo di trovarmi accordo e pace
dicendo di trovarmi accordo e pace
{{R|4}}con quella che m’avea messo ’n assiglio,
{{R|4}}con quella che m’avea messo ’n assiglio,
i’le dissi: «Ragion, vecco ch’i’piglio!
i’ le dissi: «Ragion, vecco ch’i’ piglio!
Ma non ch’i’lasci il mi’signor verace;
Ma non ch’i’ lasci il mi’ signor verace;
ched i’ son su’ fedel e si mi piace
ched i’ son su’ fedel e mi piace
{{R|8}}tanto ch’i’l’amo piú che padre figlio.
{{R|8}}tanto ch’i’ l’amo piú che padre figlio.
Onde di ciò pensar non è mesterò
Onde di ciò pensar non è mestero
né tra no’ due tenerne parlamento,
né tra no’ due tenerne parlamento,
{{R|11}}ché non sarebbe fatto di leggero,
{{R|11}}ché non sarebbe fatto di leggero,
perciò ch’i’ falseria mi’saramento.
perciò ch’i’ falseria mi’ saramento.
Megli’ amo di Fortuna esser guerrero
Megli’ amo di Fortuna esser guerrero
{{R|14}}ched i’a ciò avesse pensamento».
{{R|14}}ched i’ a ciò avesse pensamento».
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a questo Dio, che t’ha condotto a tale
a questo Dio, che t’ha condotto a tale
ch’ogne vivanda mangi sanza sale,
ch’ogne vivanda mangi sanza sale,
{{R|8}}si fortemente t’ha dissavorato.
{{R|8}} fortemente t’ha dissavorato.
E si si fa chiamar il Die d’amore!
E si fa chiamar il Die d’amore!
Ma chi cosí l’appella fa gran torto,
Ma chi cosí l’appella fa gran torto,
{{R|11}}ché su’sornome dritto si è Dolore.
{{R|11}}ché su’ sornome dritto è Dolore.
Or ti parti da lui, o tu se’ morto,
Or ti parti da lui, o tu se’ morto,
noi tener giá ma’ piú a signore,
nol tener giá ma’ piú a signore,
{{R|14}}e prendi il buon consiglio ch’i’t’apporto
{{R|14}}e prendi il buon consiglio ch’i’ t’apporto
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