Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/124: differenze tra le versioni

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 quell’onde si diparte lo meo core,
 né non s’acconci lo vostro volere
-{{R|4}}ormai ’n vèr me di cosí fatto amore,
+{{R|4}}ormai ’n vêr me di cosí fatto amore,
-ché’n tutto dico che no m’è’n piacere.
+ché ’n tutto dico che no m’è ’n piacere.
-Cosi non fosse stato mai null’ore!
+Cosí non fosse stato mai null’ore!
 ma giovanezza tene in su’ podere
 {{R|8}}manti cui spesso face far follore.
      Ed io, se ’n vano amor giovan’essuta
-son nel mi’tempo, o fatt’ho cosa vana,
+son nel mi’ tempo, o fatt’ho cosa vana,
 {{R|11}}il dicovi ch’i’ ne son forte pentuta.
 E parmi or dimorare in vita sana,
-essendomi si ben riconosciuta
+essendomi sí ben riconosciuta
 {{R|14}}e d’ogni vanitá fatta lontana.
 </poem>
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 {{R|4}}in far tuttor che sia di vostr’onore,
 ma dir ched i’ potesse forza avere
-di dipartir, ch’i’non fosse amadore
+di dipartir, ch’i’ non fosse amadore
 di voi, cui amo tanto, al mi’ parere;
-{{R|8}}son certo non poria partirmen fiore.
+{{R|8}}son certo non poría partirmen fiore.
      E quanto piú ci penso, piú m’aiuta
 lo fin pensier, e allor piú ingrana
-{{R|11}}in me l’amor, che’n voi, dite, s’attuta.
+{{R|11}}in me l’amor, che ’n voi, dite, s’attuta.
-Perch’io spero ancor, donna sovrana,
+Perch’ïo spero ancor, donna sovrana,
 trovar merzé in voi tutta compiuta,
-{{R|14}}per l’umiltá ch’è’n voi si dolce e piana.
+{{R|14}}per l’umiltá ch’è ’n voi sí dolce e piana.
 </poem><section end="s2" />