Pagina:Emma Perodi - Roma italiana, 1870-1895.djvu/482: differenze tra le versioni

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una promessa ». Già in primavera una folla di persone ricche, di amatori d’ arte si era riunita per più giorni nelle sale del palazzo Borghese per assistere alle vendite della mobilia e delle ricche suppellettili della grande famiglia papale. In giugno i bibliofili facevano ressa nelle sale terrene, dove era stata trasportata l’importante biblioteca della famiglia di Paolo V. I locali nei quali un tempo era collocata la collezione dei quadri Borghese, affittati all’antiquario San Giorgi, accoglievano la biblioteca, che era messa in vendita dal Menozzi, e mentre nelle sale superiori si erano vedute contendere dagli acquirenti le preziose memorie della bella Paolina; qui si videro disputati i libri rari, che specialmente il dotto cardinal Scipione aveva procurati alla sua famiglia. Le due vendite furono un avvenimento non solo per Roma, ma per tutta l’Italia, e destarono maggior interesse che le pratiche fatte dal Ministero della pubblica istruzione, per mezzo del professor Venturi, per ricuperare a Parigi i quadri spariti dalla galleria Sciarra, pratiche che non ebbero nessun frutto.
una promessa ». Già in primavera una folla di persone ricche, di amatori d’ arte si era riunita per più giorni nelle sale del palazzo Borghese per assistere alle vendite della mobilia e delle ricche suppellettili della grande famiglia papale. In giugno i bibliofili facevano ressa nelle sale terrene, dove era stata trasportata l’importante biblioteca della famiglia di Paolo V. I locali nei quali un tempo era collocata la collezione dei quadri Borghese, affittati all’antiquario San Giorgi, accoglievano la biblioteca, che era messa in vendita dal Menozzi, e mentre nelle sale superiori si erano vedute contendere dagli acquirenti le preziose memorie della bella Paolina; qui si videro disputati i libri rari, che specialmente il dotto cardinal Scipione aveva procurati alla sua famiglia. Le due vendite furono un avvenimento non solo per Roma, ma per tutta l’Italia, e destarono maggior interesse che le pratiche fatte dal Ministero della pubblica istruzione, per mezzo del professor Venturi, per ricuperare a Parigi i quadri spariti dalla galleria Sciarra, pratiche che non ebbero nessun frutto.


In quella primavera si era costituito a Roma un comitato, del quale era presidente il principe don Alfonso Doria e segretario generale il comm. Guglielmo Castellani, per festeggiare nell’aprile successivo le nozze d’argento dei Sovrani. Il comitato aveva fatto appello al sentimento degli italiani per raccogliere somme da destinarsi a quello scopo gentile e pratico insieme. Il Re in sulle prime non si occupò di quel fatto, ma quando vide che i disegni per le feste si allargavano, merce le numerosissime adesioni che al comitato pervenivano da ogni parte d’Italia, manifestó con un dispaccio al presidente del Consiglio l’alta volontà sua e della Regina; e questa era di non accoglier doni, di non volere che si aprissero sottoscrizioni a quello scopo.
In quella primavera si era costituito a Roma un comitato, del quale era presidente il principe don Alfonso Doria e segretario generale il comm. {{Wl|Q3778891|Guglielmo Castellani}}, per festeggiare nell’aprile successivo le nozze d’argento dei Sovrani. Il comitato aveva fatto appello al sentimento degli italiani per raccogliere somme da destinarsi a quello scopo gentile e pratico insieme. Il Re in sulle prime non si occupò di quel fatto, ma quando vide che i disegni per le feste si allargavano, merce le numerosissime adesioni che al comitato pervenivano da ogni parte d’Italia, manifestó con un dispaccio al presidente del Consiglio l’alta volontà sua e della Regina; e questa era di non accoglier doni, di non volere che si aprissero sottoscrizioni a quello scopo.