Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/137: differenze tra le versioni
m BrolloBot ha spostato la pagina Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/135 a Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/137 senza lasciare redirect: Spostamento interno pagine |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||{{Sc|i naviganti della meloria}}|135}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
crepacci che parevano avessero servito, un tempo, da letto ad alcuni torrenti, dopo una |
{{Pt|merosi|numerosi}} crepacci che parevano avessero servito, un tempo, da letto ad alcuni torrenti, dopo una mezz’ora giungevano all’estremità del bacino. |
||
La caverna però non terminava colà, anzi pareva che si addentrasse assai nelle viscere della terra. |
La caverna però non terminava colà, anzi pareva che si addentrasse assai nelle viscere della terra. |
||
Riga 7: | Riga 7: | ||
Il dottore osservò quelle rocce che mandavano dei riflessi lievemente argentei. |
Il dottore osservò quelle rocce che mandavano dei riflessi lievemente argentei. |
||
— Un altro bacino carbonifero — disse. — Fortunatamente abbiamo le lampade di sicurezza. |
|||
— Una nuova miniera? — chiese padron Vincenzo. |
|||
— Sì, e forse più estesa dell’altra. Odo dell’acqua a scrosciare in lontananza. |
|||
— È vero, dottore. Si direbbe che un torrentaccio scorra qualche miglio da noi. |
|||
— Temo che Simone ci faccia correre. |
|||
— E dove si sarà cacciato? |
|||
— Se la miniera è così vasta, sarà forse lontano da noi. |
|||
— Sarà andato a cercare il suo tesoro sulla riva di quel torrentaccio. Roberto da’ la scalata a questa rupe e guarda se vedi nulla sotto quelle vôlte che si disegnano laggiù. |
|||
Il giovane pescatore, che era agile come una scimmia, in pochi slanci raggiunse le cime |
Il giovane pescatore, che era agile come una scimmia, in pochi slanci raggiunse le cime d’una roccia che si alzava di quindici o venti piedi. |
||
— Il fanale rosso! — esclamò, quando fu lassù. |
|||
— Quello di Simone? — chiesero il dottore e padron Vincenzo. |
|||
— Sì, è lo stesso che abbiamo scorto sulle acque della grande caverna. |
|||
— È lontano? — chiese il signor Bandi. |
|||
— Molto! |
|||
— Ti sembra immobile? |
|||
— No, lo vedo oscillare. |
|||
— Allora Simone fugge. |
|||
— Lo credo. |
|||
— Che ci abbia scorti? — chiese padron Vincenzo. |
|||
— È probabile — rispose il dottore. |
|||
— Lo seguiamo? |
|||
— Sì, Vincenzo. |
|||
— Ma dove ci condurrà quel pazzo da catena? |
|||
— Suppongo che questa caverna avrà una fine. |
|||
— Allora avanti! |
|||
Scalarono le rupi che cadevano quasi a picco sulle rive del bacino e si trovarono su |
Scalarono le rupi che cadevano quasi a picco sulle rive del bacino e si trovarono su d’una specie di altipiano il quale saliva leggermente, cosparso di enormi massi di carbon fossile. |
||
All’estremità si apriva una immensa galleria e sotto quella tenebrosa vôlta, ma ad una distanza notevole, si vedeva scintillare il fanale rosso del pazzo. |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<references/></div> |
<references/></div> |