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— Tu sei pazzo! |
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— Il tesoro è mio! — ripetè un’ultima volta Simone. |
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— Quell’uomo non ha più il cervello a posto!— esclamò padron Vincenzo. — Il tesoro glielo ha sconvolto. |
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— Sì, deve essere pazzo — disse il dottore. |
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— Che sia solo? |
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— Non abbiamo veduto alcuno presso di lui — dissero Michele e Roberto. |
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— Che cosa facciamo dottore? |
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— Costringiamolo ad arrendersi. |
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— In qual modo? |
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— Privandolo del suo galleggiante. Vedo che si trova ancora in mezzo al bacino. Cosa vi sembra? |
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— È una zattera, dottore. |
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— Che quegli uomini si siano spinti fino qui, su poche tavole? |
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— Hanno avuto una bella audacia, dottore. |
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— Ammirabile, Vincenzo. |
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— In acqua, Michele — disse il lupo di mare. — Spingi qui la zattera. |
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Il pescatore |
Il pescatore s’immerse, dopo però di essersi assicurato d’avere alla cintola il coltello e nuotò vigorosamente verso il galleggiante il quale spinto dalla marea, era già giunto presso l’uscita della caverna. |
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Con poche bracciate lo raggiunse e vi si issò sopra. |
Con poche bracciate lo raggiunse e vi si issò sopra. |
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Si trattava precisamente |
Si trattava precisamente d’una zattera formata di travi con una piattaforma che pareva fosse stata costruita col fasciame d’una scialuppa. |
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Quattro barili, legati ai quattro angoli, la sorreggevano. |
Quattro barili, legati ai quattro angoli, la sorreggevano. |
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Sulla piattaforma non |
Sulla piattaforma non v’erano che due casse contenenti alcune vesti, una lampada rotta ed alcune bottiglie vuote. |
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Nè biscotti, nè altra specie di viveri si vedevano in alcun luogo. Anche il fucile che lo slavo aveva scaricato contro il suo ex-padrone ed i suoi camerati era scomparso. |
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Michele prese un remo che aveva scorto a prora e spinse il galleggiante verso la sponda, arenandolo sulla sabbia. |
Michele prese un remo che aveva scorto a prora e spinse il galleggiante verso la sponda, arenandolo sulla sabbia. |
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— Magro bottino — disse balzando a terra. — Io non so che cosa metteva sotto i denti quel furfante di Simone. Non ho trovato nemmeno un sorso d’acqua dolce. |
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— Che quei tre disgraziati siano rimasti senza viveri? — si chiese il dottore. |
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— O che la zattera si sia rovesciata? — disse invece padron Vincenzo. |
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— O meglio sfasciata — disse Michele. — Mi pare che queste tavole siano molto sconnesse. Forse il galleggiante è stato sventrato da qualche scogliera subacquea. |
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— Allora Simone sarà affamato. |
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— Certamente, dottore — rispose padron Vincenzo. |
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— Che la fame e la sete lo abbiano fatto impazzire? |
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— Tanto peggio per noi, poichè quell’uomo può diventare pericolosissimo. Dottore, volete un consiglio? |
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