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— Mi sembra. |
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pugno. |
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— Abbiamo delle torce in una delle casse, accendiamone alcune. La loro luce sarà sufficiente per illuminare l’uscita della caverna. |
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— Sbrigatevi — disse Vincenzo a Michele ed a Roberto. |
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La cassa fu tosto aperta ed essendo anche questa ermeticamente chiusa fu trovata perfettamente asciutta. |
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Due torce furono levate e accese e la luce venne proiettata, mediante due riflettori di nickel in direzione dell’uscita della caverna. |
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— Nulla — disse padron Vincenzo, che si teneva nascosto dietro uno degli scogli più avanzati. |
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— Pure al largo si ode ancora l’acqua a gorgogliare — disse Michele. — Non udite questi tonfi? Si direbbe che un remo batta la superficie del laghetto. |
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Roberto, che teneva le due torce, proiettò la luce in altra direzione. Allora fra la penombra, fu scorta a fior d’acqua una massa oscura, informe, che scivolava lentamente verso l’uscita della caverna. |
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Non potendo la luce giungere fino là, era impossibile sapere di che cosa si trattava, però non aveva certamente l’aspetto d’una scialuppa. Si poteva supporre che fosse piuttosto una zattera o qualche cosa di simile. |
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— I furfanti cercano di fuggire! — urlò padron Vincenzo balzando innanzi colla rivoltella in pugno. |
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Una rauca imprecazione si alzò fra le nere acque del laghetto sotterraneo. |
Una rauca imprecazione si alzò fra le nere acque del laghetto sotterraneo. |
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— Ve lo dicevo io che vi è qualcuno nascosto dietro quel galleggiante? — gridò Michele, volgendosi verso il dottore. |
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— Fermati! — tuonò padron Vincenzo. |
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Una forma umana, |
Una forma umana, d’aspetto gigantesco, sorse improvvisamente dai flutti, issandosi sul galleggiante e tendendo la destra verso gli esploratori, urlò: |
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— Cani! Non avrete il tesoro! Vi ucciderò tutti! |
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Poi si precipitò nel laghetto sollevando una grande ondata, scomparendo agli sguardi attoniti del dottore e dei tre pescatori. |
Poi si precipitò nel laghetto sollevando una grande ondata, scomparendo agli sguardi attoniti del dottore e dei tre pescatori. |
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— Mille demoni! — gridò padron Vincenzo. — Lo slavo! |
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— Simone! — avevano esclamato il signor Bandi, Michele e Roberto. |
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Una voce lontana, che veniva |
Una voce lontana, che veniva dall’opposta estremità della caverna, rispose con tono di terribile minaccia. |
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— Sì, lo slavo Simone. |
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— Vieni qui, disgraziato — gridò il signor Bandi. |
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— No! |
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— Vuoi dunque la guerra? |
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— Vi ucciderò tutti! Il tesoro è mio! Guai a chi me lo toccherà. |
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