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sia, ove gli Argonauti approdarono, Hylas uscì dalla nave per andare a prendere dell’acqua per il pranzo di Ercole, e fu tirato giù nell’onda dalle ninfe della fonte, che erano state prese dalla sua bellezza.

hȳlē, ēs, f. (ὕλη), materia, materia prima, Attej. in Suet. gr. 10.

Hyllus, i, m. (Ὕλλος), Illo, figlio d’Ercole e di Deianira e marito di Iole.

Hȳmēn o Hy̆mēn, mĕnis, m. (Ὑμήν), I) dio dei matrimonii, delle nozze, Imene, Ov. her. 6, 24 ed a.: cong. Hymen Hymenaeus, Catull. 62, 5. Ov. her. 14, 27. II) meton., canto nuziale, carme nuziale, Hymen cantatus, Ov. her. 12, 137.

hy̆mĕnaeŭs ovv. -ŏs, i, m. (ὐμέναιος), I) carme nuziale, che cantavasi nel mentre si conduceva la sposa in casa dello sposo (cfr. epithalamium), A) propr.: hymenaeum canere, Ter. e Ov. B) meton., nozze, Verg. ed a.: trasl., di animali, accoppiamento, Verg. II) come Ὑμέναιος == Hymen, Imeneo, dio del matrimonio, delle nozze, Ov. met. 10, 2: cong. Hymen Hymenaeus, Catull. 62, 5. Ov. her. 14, 27.

Hy̆mettus, i, m. (Ὑμηττός), Imetto, monte dell’Attica, celebre pe’ suoi fiori per le api e pel suo bel marmo.— Derιv.: Hy̆mettĭus, a, um (Ὑμήττιος), dell’Imetto, mella, Hor.: trabes, di marmo dell’Imetto, che si collocavano sulle colonne, Hor.

hymnus, i, m. (ὕμνος), inno in lode d’una divinità, Sen. fr. 88.

Hy̆paepa, ōrum, n. (τὰ Ὕπαιπα), piccola città della Lidia a S.O. di Sardi, sul pendio meridionale dello Tmolo, oggi Birghe ovv. Beréki. — Deriv.: Hy̆paepēni, ōrum, m. (Ὕπαιπηνοί), abitanti di Ipepa, Ipepeni,

Hy̆pănis, is, acc. in, m. (Ὕπανις), fiume della Sarmazia europea, oggi Bog.

hy̆perbătŏn, i, n. (ὑπερβατόν), iperbate, figura retor. (== trasposizione; lat. puro transgressio); Quint. 8, 6, 62.

hy̆perbŏlē, ēs, f. (ὑπερβολή), iperbole (esagerazione d’una cosa nel discorso), Sen. e Quint.

Hyperbŏrĕi, ōrum, m. (Ὑπερβόρεοι ovv. -ειοι, che abitano al di là di Borea), Iperborei, popolo favoloso, che abitava l’estremo settentrione e che, secondo le antiche tradizioni, i Greci mettevano in Tracia. — Deriv.: Hy̆perbŏrĕus, a, um, iperboreo.

Hy̆pĕrĭdēs, is, m. (Ὑπερείδης), Iperide, celebre oratore ed uomo di Stato Ateniese, contemporaneo di Demostene.

Hy̆pĕrīōn, ōnis, m.(Ὑπερίων) («colui che cammina su di noi»), I) Iperione, figlio di Urano e di Gea, uno dei Titani, marito di Theia e padre di Helios (Sole), di Selene (Luna) e di Eos (Aurora); quindi Hyperione natus == Sol, Ov. met. 4, 192. II) come appell. == Helios od il Sole stesso (il dio Sole), Ov. met. 8, 565: Hyperionis urbs (== Heliopolis, V.), ibid. 15, 406: Hyperionis aedes, tempio del Sole in Eliopoli, ibid. 15, 407. — Deriv.: Hy̆pĕrĭŏnis, nĭdis, f., Iperionide, detto dell’Aurora, Ov. fast. 5, 159.

Hy̆permnestra, ae, e , ēs, f. (Ὑπερμνήστρα), Ipermnestra, la più giovane delle Danaidi, che sola lasciò in vita il suo marito Linceo (V. Danaides sotto Danaus).

EHypobolimaeus, i, m (‘YrofoAypatoc), (Vintrodotto di soppiatto), titolo d'una com- media di Menandro, Quint. 1, 10, 18; 10, 1, 70.

hypocaustòn, e «tim, i, n. (0réxavotov), ipocausto, Spazio vuoto a volta sotto al suolo della stanza, nel quale èl calore passava dal forno propr. detto, scaldava la stanza da bagno e quindi per mezzo di tubi passava nel piano superiore, Plin. ep. 2, 17, 11 ed a.

hypoerites, ae, m. (droxproiig), mimo, istrione (colui che sulla scena accompagnava colla mimica la recita di un attore), Quint. 2, 17, 12 e 11,8, 7. Suet. Ner. 24.

hypodidascàlus, i, m. (frodddoxaAoc), sottomaestro, Cic. ep. 9, 18, 4.

hypomnema, matis, n. (0riumpoa), os- servazione, notizia, sunto, scelta di passi di uno scrittore, Cic. fil. 2n Cic. ep. 16, 21, 8 (0v°è labl. plur. hypomnematis).

hypdolkéeca, ae, f. (dr00)%n), ipoteca, pe- gno (talv. diverso da pignus, ed allora pigunus st riferisce a cose mobili, hypotheca @ cose immobili), Cic. ep. 18, 56, 2.

BMypsipyle, és, f. (Yurdin), Ipsipite, fi- glia di Toante, regina dello Stato femmaineo di Lemno. Salvò <l proprio padre, allor- quando le donne vi uccisero tutte le persone di sesso mascolino ; accolse Giasone assieme agli altri Argonauti ed ebbe da lui due figli, Ov. her. 6, 132 e 153: Hypsipyles patria, Lemno, Ov. met. 13, 399. — Deriîv.: HypsipYicus, a, um, di Ipsipile, tellus, Lemno, Ov. fast. 3, 82.

Muyrceîni, orum, m. (Ypxavot), abitanti dell'Ircanva (V. sotto Hyrcania), Catull. 11, 5. Tac. ann. 6, 36. — Macedones Hyrcani, Ircani miste nella Lidia coù Macedoni, Tac. ann. 2, 47. — Deriv.: A) BEyreanus, a, um, ircano, mare H., mar Caspio, Prop. e Aur. Vict.; e dert v.: sinus H., Prop.: campus H., det Macedones Hyrcani (V. sopra), Liv. B) Hiyreinîa, 26, f. (Ypxavia), Ircania, terra, paese degli Ircani nell'Asia, tra la Meda, la Partia ed il Mar Caspio, Cic. Tusc. 1, 108.

BEvVrie, es, f. (Yplm), Iria, città e lago della Beozia.

Hiyricus, ci, m.(‘Yptedc), Irico, padre di Orione, Ov. fast. 5, 499 e 535. — Deriv.: Hiyrieus, a, um, irieo, proles, Oricne, Ov. fast. 6, 719.

Myrtàcides, ae, m. (Yotaxidng), Irtacide (figlio di Irteo), detto di Niso, Verg. Aen. 9, 176 e sgg.

BMystaspés, i, m. (Yotkormng), Istaspe, padre del re perstano Darto, Dareus Hystaspi filius, Nep. regg. 1, 2. Justin. 1, 10, 6.

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