Rime varie (Alfieri, 1912)/XXIX. Vorrebbe l'aspetto della Natura conforme al suo stato doloroso: differenze tra le versioni

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XXIX. Vorrebbe l'aspetto della Natura conforme al suo stato doloroso

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XXIX. Vorrebbe l'aspetto della Natura conforme al suo stato doloroso
XXVIII. Disperazione, e speranza XXX. Dinanzi al Mosè di Michelangelo

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XXIX [xlix].1

Vorrebbe l’aspetto della Natura

conforme al suo stato doloroso.

Sole, di un mesto velo tenebroso
Io ti vedea coprir gli almi tuoi rai
Ieri, in quel punto orribil doloroso,
4In cui dalla mia donna mi strappai.
E parea quel tuo aspetto lagrimoso
Dirmi: Non vidi nel mio corso mai
Caso d’amor piú rio, né piú sforzoso2
8Commiato, né piú veri e crudi lai.
Oggi, perché mostrar serena tanto
E allegra a me la tua raggiante fronte?
11Che? non è tutta or la natura in pianto?
Oh qual sollievo è che in altrui s’impronte3
Del dolor nostro almen l’esterno ammanto!4
14Piú dolce allor del lagrimare è il fonte.


Note

  1. Rimasto solo pochi giorni a Roma, verso la metà di febbraio del 1781, l’A. andò, come si era proposto, a Napoli e a questa seconda lontananza, che si protrasse fino al 12 di maggio, come rilevasi da una postilla del ms., si riferisce il presente sonetto.
  2. 7. Sforzoso; che costasse maggiore sforzo, maggior dolore, ma è brutto e inusitato vocabolo.
  3. 12. S’impronte, s’imprima.
  4. 13. Ammanto, aspetto.