Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/245: differenze tra le versioni

 
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Amor, quando ’l cor piaghi,
Amor, quando ’l cor piaghi,
Per dolci bramerei i colpi amari;
Per dolci bramerei i colpi amari;
E canterei con versi tanto chiari.{{R|5}}
E canterei con versi tanto chiari,{{R|5}}
Che non che i nostri cor ma que’ de’ draghi
Che non che i nostri cor ma que’ de’ draghi
Farei udendo appaghi
Farei udendo appaghi
E per le selve innamorar gli uccelli.
E per le selve innamorar gli uccelli,
E non suonar con più diletto quelli
E non suonâr con più diletto quelli
D’Anfïone co’ quai movea le pietre,{{R|10}}
D’Anfïone co’ quai movea le pietre,{{R|10}}
Ne di Mercurio a chiuder gli occhi d’Argo
di Mercurio a chiuder gli occhi d’Argo
(Deh! nota ciò ch’io spargo).
(Deh! nota ciò ch’io spargo).
Ne contra Marzia d’Apollo le cetre,
contra Marzia d’Apollo le cetre,
Che e’ miei, Amor; s’io avessi savere,
Che e’ miei, Amor; s’io avessi savere,
Quant’hanno in lor piacere,{{R|15}}
Quant’hanno in lor piacere,{{R|15}}