Pagina:De Amicis - La vita militare.djvu/32: differenze tra le versioni

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gli pareva che ciascun d’essi, passando, gli bisbigliasse a fior di labbra: — Dormi, dormi, chè te la faccio. — E si dileguava. E gli passavano dinanzi, col sigaretto in bocca e un mazzettino di fiori in mano, tutti i più eleganti e più azzimati sott’uffiziali del reggimento, quelli che portano la divisa sulla nuca e le scarpettine col tacco fatto a punta, ed hanno l’amorosa in città, e quando se la possono svignare un momento al chiaro di luna non ne aspettano l’ispirazione due volte. E gli pareva che ciascun d’essi, passando, mormorasse sommessamente: — Dormi, dormi, chè te la faccio. — Lo stesso sergente di guardia che poc’anzi gli aveva risposto quel rispettoso: — Non dubiti, — e gli aveva fatto quel gesto così rassicurante, ora, ricordandolo bene, parevagli di aver notato che gli occhi gli scintillassero di malizia e sotto i baffi avesse atteggiato le labbra ad una smorfia sospetta, come per dire: — Va pure a dormire, chè te la faccio.
gli pareva che ciascun d’essi, passando, gli bisbigliasse
a fior di labbra: — Dormi, dormi, chè te la faccio. — E
si dileguava. E gli passavano dinanzi, col sigaretto
in bocca e un mazzettino di fiori in mano, tutti i più eleganti
e più azzimati sott’uffiziali del reggimento, quelli
che portano la divisa sulla nuca e le scarpettine col tacco
fatto a punta, ed hanno l’amorosa in città, e quando se
la possono svignare un momento al chiaro di luna non
ne aspettano l’ispirazione due volte. E gli pareva che
ciascun d’essi, passando, mormorasse sommessamente: — Dormi,
dormi, chè te la faccio. — Lo stesso sergente
di guardia che poc’anzi gli aveva risposto quel rispettoso: — Non
dubiti, — e gli aveva fatto quel gesto così rassicurante,
ora, ricordandolo bene, parevagli di aver notato
che gli occhi gli scintillassero di malizia e sotto i baffi
avesse atteggiato le labbra ad una smorfia sospetta, come
per dire: — Va pure a dormire, chè te la faccio.


E d’una in altra cosa, gli pareva di trovarsi in mezzo alla via, dietro la caserma, e guardava intorno attentamente se le sentinelle vegliassero e stessero al posto. C’erano tutte. Anzi ne scorse una che non gli era sconosciuta; un soldato della sua compagnia, il più coscritto, il più tondo, e il più poltrone; per giunta di vista corta e un po’ duro d’orecchio. — Ma vedete, egli pensava, se non pare che me l’abbian messo lì per dispetto un citrullo di quella sorte, che non è buono a niente! — E lo spiava. La sentinella allungò il collo fuori del suo casotto, guardò a destra e a sinistra se nessuno venisse, appoggiò il fucile in un canto, si ravviluppò nel mantello, sedette, chinò la testa sulle ginocchia e s’addormentò. Il povero sognatore si avventò stizzito contro quel briccone, lo ghermì per una spalla, lo scrollò, aperse la bocca ad un’imprecazione...
E d’una in altra cosa, gli pareva di trovarsi in
mezzo alla via, dietro la caserma, e guardava intorno attentamente
se le sentinelle vegliassero e stessero al
posto. C’erano tutte. Anzi ne scorse una che non gli era
sconosciuta; un soldato della sua compagnia, il più coscritto,
il più tondo, e il più poltrone; per giunta di
vista corta e un po’ duro d’orecchio. — Ma vedete, egli
pensava, se non pare che me l’abbian messo lì per
dispetto un citrullo di quella sorte, che non è buono a
niente! — E lo spiava. La sentinella allungò il collo fuori
del suo casotto, guardò a destra e a sinistra se nessuno
venisse, appoggiò il fucile in un canto, si ravviluppò
nel mantello, sedette, chinò la testa sulle ginocchia e
s’addormentò. Il povero sognatore si avventò stizzito
contro quel briccone, lo ghermì per una spalla, lo scrollò,
aperse la bocca ad un’imprecazione....


In quel punto gli parve di sentire un lieve rumore
In quel punto gli parve di sentire un lieve rumore