Pagina:De Amicis - La vita militare.djvu/30: differenze tra le versioni

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seduti a tavolino, con un buon pranzo in corpo e un sigaro da sette in bocca; niente di più facile. Il guaio è per i poveri diavoli che ci hanno da stare, all’orario. Gli è sempre in basso che si sgobba. Che un povero uffiziale di picchetto non abbia tempo a fare un po’ di chilo, o che importa a certi signori? Sgobbi, sgobbi; e se sgarra, dentro. In fin dei conti...
seduti a tavolino, con un buon pranzo in corpo e un
sigaro da sette in bocca; niente di più facile. Il guaio è
per i poveri diavoli che ci hanno da stare, all’orario. Gli
è sempre in basso che si sgobba. Che un povero uffiziale
di picchetto non abbia tempo a fare un po’ di chilo, o
che importa a certi signori? Sgobbi, sgobbi; e se sgarra,
dentro. In fin dei conti....


E le mutande erano andate a riposar coi calzoni.
E le mutande erano andate a riposar coi calzoni.


— In fin dei conti poi, chi ha da capitare qui a quest’ora, alle dieci? Chi si piglierà la scesa di testa di venire a vedere se io faccio o non faccio la ronda? Fuori, un freddo da cani, un vento che fa gelar la faccia; una strada poi, che c’è da rompersi il collo ad ogni passo. Il colonnello sta dall’altra parte della città, e poi non è solito a far delle sorprese. Il maggior di servizio... oh quello lì è ammogliato e non c’è pericolo che si risolva a venire. Il capitano d’ispezione a quest’ora è là che fa la sua partita a tarocchi e non gli salta certo il ghiribizzo di trascinarsi fin qua. E poi, e quand’anco venisse? Convien pure...
— In fin dei conti poi, chi ha da capitare qui a quest’ora,
alle dieci? Chi si piglierà la scesa di testa di
venire a vedere se io faccio o non faccio la ronda? Fuori,
un freddo da cani, un vento che fa gelar la faccia; una
strada poi, che c’è da rompersi il collo ad ogni passo.
Il colonnello sta dall’altra parte della città, e poi non è
solito a far delle sorprese. Il maggior di servizio.... oh
quello lì è ammogliato e non c’è pericolo che si risolva
a venire. Il capitano d’ispezione a quest’ora è là che fa
la sua partita a tarocchi e non gli salta certo il ghiribizzo
di trascinarsi fin qua. E poi, e quand’anco venisse?
Convien pure....


Intanto s’era ficcato nel letto, tutto tremante di
Intanto s’era ficcato nel letto, tutto tremante di freddo, e rannicchiandosi e rivoltandosi mollemente sotto le coltri moveva le labbra ad un risolino di voluttuosa poltroneria.
freddo, e rannicchiandosi e rivoltandosi mollemente
sotto le coltri moveva le labbra ad un risolino di voluttuosa
poltroneria.


— Convien pure che picchi per farsi aprire. E prima che il caporale di guardia l’abbia sentito, e si sia mosso, ed abbia trovato il buco della serratura, ed abbia aperto, son cinque minuti che corrono ed io ho tempo di vestirmi o bene o male, volare alla porta, aprirla, afferrar la lanterna nel corpo di guardia e via nei cameroni a recitare la mia parte...
— Convien pure che picchi per farsi aprire. E prima
che il caporale di guardia l’abbia sentito, e si sia mosso,
ed abbia trovato il buco della serratura, ed abbia aperto,
son cinque minuti che corrono ed io ho tempo di vestirmi
o bene o male, volare alla porta, aprirla, afferrar
la lanterna nel corpo di guardia e via nei cameroni a
recitare la mia parte....


E qui die’ un gran soffio nel lume, si tirò le coperte
E qui die’ un gran soffio nel lume, si tirò le coperte sul capo, si voltò sopra un fianco, cercò una comoda positura e chiuse gli occhi, pensando: — e via nei
sul capo, si voltò sopra un fianco, cercò una comoda
positura e chiuse gli occhi, pensando: — e via nei