Pagina:De Amicis - La vita militare.djvu/29: differenze tra le versioni

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come un palo dinanzi alla tabella dell’orario, affissa ad una delle pareti sotto il ritratto del Re. Puntò l’indice in fondo al foglio e cominciò a farlo serpeggiare sotto le righe leggendo rapidamente e masticando le parole in suono inarticolato e stizzoso, finchè si fermò ad un tratto e pronunciò con voce distinta: Ronda nell’interno delle camerate, alle undici. — Ih! — soggiunse tosto ritornando verso il letto e battendo con forza il candeliere sopra il tavolino, n’ero ben certo io! — e stava lì dritto, immobile, cogli occhi fissi sul guanciale, e le mani in atto di sbottonare la tunica.
come un palo dinanzi alla tabella dell’orario, affissa ad
una delle pareti sotto il ritratto del Re. Puntò l’indice
in fondo al foglio e cominciò a farlo serpeggiare sotto
le righe leggendo rapidamente e masticando le parole in
suono inarticolato e stizzoso, finchè si fermò ad un tratto
e pronunciò con voce distinta: Ronda nell’interno delle
camerate, alle undici. — Ih! — soggiunse tosto ritornando
verso il letto e battendo con forza il candeliere sopra il
tavolino, n’ero ben certo io! — e stava lì dritto, immobile,
cogli occhi fissi sul guanciale, e le mani in atto di
sbottonare la tunica.


Ronda! Ronda! — prese a dir poi, facendo lentamente uscir dall’occhiello bottone per bottone; — dopo essere stati in piedi tutto il giorno, dopo aver corso di qua e di là e di su e di giù senza un minuto di requie, ed essersi sfiatati a gridare dalla mattina alla sera, viene finalmente l’ora di posar le ossa in un po’ di letto e godere un momento di pace; ma nossignori, c’è la ronda! la ronda alle undici. Voi dovete pigliare in mano la vostra brava lanterna e da capo a girare, a frugare, a strillare, e perchè tutti siano a letto, e perchè la cantina sia chiusa, e perchè non aprano il portone, e perchè nessuno se la batta dalle finestre, e dàgli e dàgli, che la durerà fin che la può durare. Finalmente...
Ronda! Ronda! — prese a dir poi, facendo lentamente
uscir dall’occhiello bottone per bottone; — dopo
essere stati in piedi tutto il giorno, dopo aver corso di qua e
di là e di su e di giù senza un minuto di requie, ed essersi
sfiatati a gridare dalla mattina alla sera, viene finalmente
l’ora di posar le ossa in un po’ di letto e godere
un momento di pace; ma nossignori, c’è la ronda! la
ronda alle undici. Voi dovete pigliare in mano la vostra
brava lanterna e da capo a girare, a frugare, a strillare,
e perchè tutti siano a letto, e perchè la cantina sia
chiusa, e perchè non aprano il portone, e perchè nessuno
se la batta dalle finestre, e dàgli e dàgli, che la
durerà fin che la può durare. Finalmente....


Intanto aveva gettata la tunica sopra una seggiola
Intanto aveva gettata la tunica sopra una seggiola accanto al letto.
accanto al letto.


— Finalmente sono di carne anch’io come tutti gli altri, e la pelle pel servizio non ce la voglio lasciare; oh no di sicuro. Già a questo modo non si va più avanti; è impossibile. Senza burle, non c’è nemmeno tempo per mangiare, non c’è; e la tabella è lì che lo può dire. Niente di più facile...
— Finalmente sono di carne anch’io come tutti gli
altri, e la pelle pel servizio non ce la voglio lasciare; oh
no di sicuro. Già a questo modo non si va più avanti;
è impossibile. Senza burle, non c’è nemmeno tempo per
mangiare, non c’è; e la tabella è lì che lo può dire.
Niente di più facile...


E i calzoni erano andati a far compagnia alla tunica.
E i calzoni erano andati a far compagnia alla tunica.