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CAPITOLO XIX.
Insorge Bologna. - Altre insurrezioni. - I casi di Perugia.
Si può immaginare con quanta pubblica letizia si apprendesse a Bologna, nella giornata del 5 giugno, che gli austriaci, battuti a Magenta il giorno innanzi, si erano ritirati a Milano, e si seppe che nella capitale lombarda erano entrati il giorno 8, tra acclamazioni frenetiche, Napoleone III e Vittorio Emanuele, e che, in quel dì stesso, la duchessa di Parma aveva lasciata la città, conferendo al municipio il governo del Ducato, e sciogliendo le truppe dal giuramento. Le grandi notizie si succedevano con fulminea rapidità: in pochi giorni gli austriaci ritirati sul Mincio, e la Lombardia libera. La mattina degli 11 parti il duca di Modena, conducendo seco l’intero battaglione estense oltre Po.
Non vi fu più dubbio, che la guarnigione austriaca avrebbe abbandonato Bologna, Ancona e Ferrara. A Bologna il fermento popolare era grandissimo. I liberali erano concordi nel pensiero