Codice Libero/Una difficile scelta morale: differenze tra le versioni

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Alla fine Stallman trovò il compilatore Pastel<ref> Compilatore multipiattaforma per una versione estesa del Pascal. [N.d.R.]</ref> scritto dagli sviluppatori del Lawrence Livermore National Lab. Per quanto ne sapesse a quel tempo, tale compilatore era liberamente copiabile e modificabile. Purtroppo aveva un difetto sostanziale: salvava ogni programma nella memoria di base, rubando così spazio prezioso per altre attività. Sui sistemi mainframe il difetto poteva essere perdonabile, ma rappresentava una barriera insormontabile su macchine Unix, troppo piccole per poter gestire i grossi file in tal modo generati. Inizialmente Stallman compì rapidi progressi, grazie alla costruzione di un supporto compatibile con il linguaggio C. Tuttavia con l’arrivo dell’estate fu costretto a concludere che avrebbe dovuto scrivere un nuovo compilatore partendo completamente da zero.
 
Nel settembre 1984, Stallman mise momentaneamente da parte lo sviluppo del compilatore e iniziò a cercare qualche frutto a portata di mano. Cominciò a sviluppare una versione GNU di Emacs, il programma che aveva curato per oltre un decennio. Si trattava di una decisione strategica. All’interno della comunità Unix, esistevano due elaboratori testi originali: vi, scritto dal co-fondatorecofondatore della Sun Microsystems Bill Joy, e ed, realizzato dal ricercatore dei Bell Labs (e co-autore di Unix) Ken Thompson. Entrambi erano utili e diffusi, ma nessuno dei due offriva la possibilità di espandersi all’infinito propria dell’Emacs. Riscrivendo quest’ultimo per l’utenza Unix, Stallman avrebbe avuto maggiori probabilità di evidenziare le proprie abilità. Sembrava inoltre ragionevole ritenere che gli utenti dell’Emacs fossero in sintonia con la mentalità di Stallman.
 
Ripensando a quella decisione, Stallman non ci vide nulla di strategico. "Volevo un Emacs, ed avevo un’ottima opportunità per curarne lo sviluppo."