Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/87: differenze tra le versioni

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il significato originario. L’analogia dei due sensi di “gridare” e “desiderare” riscontrasi altresì in altri vb. e in altre lingue: così in a. cat. ''glatir'' abbaiare, donde cat. ''glatir'' desiderare, in l. ''latrare'' che valse “abbajare” ed anche “desiderare”. Una tale evoluzione di concetto ha il suo fondamento nel rapporto logico tra causa ed effetto, tra segno e cosa significata: difatti il fremito delle fiere è causato per lo più dallo stimolo della fame, quindi è segno di voglia ardente ed ingorda. Per questo vb. il {{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}} aveva proposto come etim. il l. ''peramo'' amare molto: ma è derivazione inaccettabile, perchè non darebbe ragione del senso delle lingue sorelle che è di “gridare”; e poi perchè l. ''peramo'' è voce rara e classica, laddove ''bramare'' si formò nel medio-evo e non certo sotto l’influsso classico. Insostenibile è pure l’ipotesi dell’{{AutoreCitato|Jakob Ulrich|Ulrich}} che parte da un l. * ''fla''(''g'')''mare'' ardere. La base vera del gruppo rom. è ger.
il significato originario. L’analogia dei due sensi di “gridare” e “desiderare” riscontrasi altresì in altri vb. e in altre lingue: così in a. cat. ''glatir'' abbaiare, donde cat. ''glatir'' desiderare, in l. ''latrare'' che valse “abbajare” ed anche “desiderare”. Una tale evoluzione di concetto ha il suo fondamento nel rapporto logico tra causa ed effetto, tra segno e cosa significata: difatti il fremito delle fiere è causato per lo più dallo stimolo della fame, quindi è segno di voglia ardente ed ingorda. Per questo vb. il {{AutoreCitato|Ludovico Antonio Muratori|Muratori}} aveva proposto come etim. il l. ''peramo'' amare molto: ma è derivazione inaccettabile, perchè non darebbe ragione del senso delle lingue sorelle che è di “gridare”; e poi perchè l. ''peramo'' è voce rara e classica, laddove ''bramare'' si formò nel medio-evo e non certo sotto l’influsso classico. Insostenibile è pure l’ipotesi dell’{{AutoreCitato|Jakob Ulrich|Ulrich}} che parte da un l. * ''fla''(''g'')''mare'' ardere. La base vera del gruppo rom. è ger. * ''braman'' donde aat. ''brëman prëman'' mat. ''brëmen'' ol. ''bremmen'' ruggire rumoreggiare. Da mat. ''brimmen'' forma secondaria di ''brëmen'', dove il doppio ''m'' è ampliamento della radice al presente, originò tm. ''brummen'' d’ug. sig. Spettano pure qui anrd. ''brim'' rifrangimento delle onde romoreggianti, m. ing. ''brim'' carbone acceso [ing. ''brîmstone'' = zolfo], tm. ''Bremse'' tafano [il ronzante]. Rad. ger. ''brem'' da preger. ''bhrem'' ha per corrispondenti gr. βρέμω il cupo rumoreggiare delle acque del mare, βρομέω βρόμος, e l. ''fremo'' fremere. Il significato originario però non era quello di “rumore”, bensì di “movimento”, come appare da a. ind. ''bhrama'' vortice di fiamma, e ''bhrumi'' vortice di vento. Il senso posteriore di “rumore” sembra essersi sviluppato dallo speciale movimento vibratorio del suono, e dall’analogia fra moto e rumore. Pare peraltro che la radice idg. acquistasse il senso di “rumoreggiare” prima della divisione delle diverse popolazioni indo-europee dal ceppo comune; e quello del “rumoreggiare delle fiere” dopo di quella separazione [sans. ''bhramara'' ape] sicchè

* bramati donde aat. breviari premati mat. bremen ol. bremmen ruggire rumoreggiare. Da mat. brimmen forma secondaria di bremen, dove il doppio m è ampliamento della radice al presente, originò tm. brummen d’ug. sig. Spettano pure qui anrd. brim rifrangimento delle onde romoreggianti, m. iog. brim carbone acceso [ing. brtm storie = zolfo], tm. Bremse tafano [il ronzante]. Rad. ger. brem da preger. bhrem ha per corrispondenti gr. (3pèjito il cupo rumoreggiare delle acque del mare, $pO)ì.itiì (Bpópio?, e 1.

fremo fremere. Il significato originario però non era quello di " rumore ", bensì di " movimento ", come appare da a. ind. bhrama vortice di fiamma, e bhrumi vortice di vento. Il senso posteriore di " rumore " sembra essersi sviluppato dallo speciale movimento vibratorio del suono, e dall’analogia fra moto e rumore. Pare peraltro che la radice idg. acquistasse il senso di " rumoreggiare *’ prima della divisione delle diverse popolazioni indo-europee dal ceppo comune; e quello del "rumoreggiare delle fiere" dopo di quella separazione [sans. bhramara ape] sicchè