Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/433: differenze tra le versioni
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O chiome |
O chiome delle potenti sibille! |
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Sembra che la lentezza dei secoli non basti a formare il pregio d’un sol frammento di questo intonaco; e questo intonaco Michelangelo lo preparava da sé ed era costretto a dipingerlo in un paio d’ore, dopo aver macinato da sé i colori, dopo aver fatto ogni mestiere da sé. |
Sembra che la lentezza dei secoli non basti a formare il pregio d’un sol frammento di questo intonaco; e questo intonaco {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangelo}} lo preparava da sé ed era costretto a dipingerlo in un paio d’ore, dopo aver macinato da sé i colori, dopo aver fatto ogni mestiere da sé. |
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Le spatolate sono visibili. Mi commuovono a dentro come se fossero le tracce lasciate da un combattimento vinto a furia di lampi mentali. |
Le spatolate sono visibili. Mi commuovono a dentro come se fossero le tracce lasciate da un combattimento vinto a furia di lampi mentali. |
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La volta era scarsamente rischiarata. |
La volta era scarsamente rischiarata. |
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Ecco questa mano di Domineddio, gigantesca. E come faceva egli a proporzionare con questa il resto della grandezza, mentre il pennello |
Ecco questa mano di Domineddio, gigantesca. E come faceva egli a proporzionare con questa il resto della grandezza, mentre il pennello |