Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/235: differenze tra le versioni
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La tregua mi dà un gran sollievo. Sono così attento al silenzio, |
La tregua mi dà un gran sollievo. Sono così attento al silenzio, dalla parte del bagno, che più non odo gli altri rumori. |
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Ahimè, la stilla ricomincia. Traversa il cotone, come lo traversa la lacrimazione fastidiosa del mio occhio fasciato. |
Ahimè, la stilla ricomincia. Traversa il cotone, come lo traversa la lacrimazione fastidiosa del mio occhio fasciato. |
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Mi rammarico. |
Mi rammarico. |
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Ella soggiunge: «A raccogliere i |
Ella soggiunge: «A raccogliere i più belli mi si sono invescate le dita. Dai gambi rotti fila un umore che si attacca alle mani.» |
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Soggiunse ancóra: «Ma ci sono altri bulbi che |
Soggiunse ancóra: «Ma ci sono altri bulbi che gìttano. Ce ne sono molti. Saranno anche più belli. Ne ho visto uno che ha messo fuori il capo d’un fiore doppio, violetto, così |