Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/77: differenze tra le versioni

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{{§|Bordo2|{{type|f=120%|'''Bordo'''<sup>2</sup> '''bordato,'''}}}} specie di tela così detta perchè variegata (Quad. Cont.; {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti il Giovane|Buonarroti}} ''Fiera''). La tarda comparsa di q. nome mi fa credere ad origine dal fr. ''border'' orlare rigare, vb. svoltosi dallo stesso ceppo ger. visto sotto [[#Bordo1|''Bordo''<sup>1</sup>]] e da uno dei suoi significati secondarii. Der.: ''borda-re-tura''.
{{§|Bordo2|{{type|f=120%|'''Bordo'''<sup>2</sup> '''bordato,'''}}}} specie di tela così detta perchè variegata (Quad. Cont.; {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti il Giovane|Buonarroti}} ''Fiera''). La tarda comparsa di q. nome mi fa credere ad origine dal fr. ''border'' orlare rigare, vb. svoltosi dallo stesso ceppo ger. visto sotto [[#Bordo1|''Bordo''<sup>1</sup>]] e da uno dei suoi significati secondarii. Der.: ''borda-re-tura''.


{{§|Borgo|{{type|f=120%|'''Borgo,'''}}}} accolta di case senza recinto di mura; accrescimento di case fuori le mura ({{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}} {{AutoreCitato|Giovanni Villani|Villani}}). Risp.: afr. [sec. 11.º] ''burc borc burt'', fr. ''bourg'' donde gael. ''borg'', borgog. ''bor'', prov. ''borc'', sp. port. ''burgo'' villaggio casale. Base immediata bl. ''burgus'' riproducente direttamente ger. ''burg'' che produsse got. ''baúrgs'', aat. ''burg burug'', mat. ''burc'' tm. ''Burg'', ags. ''burh byrig'' ing. ''borugh bury burrow'', anrd. ''borg''. Le forme ger. nei tempi storici della lingua valevano “luogo munito, città”. Ma questo senso alquanto diverso non deve far caso; perchè il ger. primitivo (che fu quello appunto che penetrò nel bl. e quindi nel rom.) significava propriamente “riunione di case”, sicchè {{AutoreCitato|Paolo Orosio|Orosio}} VII 32 il traduce per «abitacula». Difatti i Germani antichi non avevan che poche città e quelle aperte; e solo nel sec. 10º la Germania vide terre munite, quando {{Wl|Q150620|Enrico I}} 919-936 fortificò contro agli Ungheri e agli Slavi quelle esistenti ai confini e ne costruì di nuove. Solo allora ''burg'' acquistò il senso di “luogo forte, città” ". Il fatto che {{AutoreCitato|Ulfila|Ulfila}} nel sec. 4.º volge gr. πόλις con got. ''baúrgs'' non fa difficoltà neppure esso; poichè da un tale traduttore non può esigersi un’esattezza matematica, che qui era
Borgo, accolta di case senza recinto di mura; accrescimento di case fuori le mura (Dante Villani). Risp.:

afr. [sec. 11. ] bure bore buri, fr. bourg donde gael. borg, borgog. bor, prov. bore, sp. port. burgo villaggio casale.

Base immediata bl. burgus riproducente direttamente ger.

burg che produsse got. baurgs, aat. burg btirug, mat.

bure tm. Burg, ags. burh byrig ing. boriigli bxirg burroa-, anrd. I org. Le forme ger. nei tempi storici della lingua valevano " luogo munito, cittì ". Ma questo senso alquanto diverso non deve far caso; perchè il ger. primitivo (che fu quello appunto che penetrò nel bl. e quindi nel rom. ) significava propriamente " riunione di case ", sicchè Orosio VII 32 il traduce per «abitacula». Difatti i Germani antichi non avevan che poche città e quelle aperte; e solo nel sec. 1U° la Germania vide terre munite, quando Enrico I 919-936 fortificò contro agli Ungheri e agli Slavi quelle esistenti ai confini e ne costruì di nuove. Solo allora burg acquistò il senso di " luogo forte, città ". Il tatto che Ulfila nel sec. 4.° volge gr. -i) i^ con got. baurgs non fa difficoltà neppure esso; poichè da un tale traduttore non può esigersi un’esattezza matematica, che qui era

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