Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/6: differenze tra le versioni

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e che poi accrebbe a Pergola, studiando sotto la direzione del Fronduti di Gubbio. Sentendosi fortemente inclinato alle matematiche, recatosi a Roma vi si applicò con tutta l’anima, e conseguito che vi ebbe il baccellierato, si diede a studiare ingegneria. Ma un anno prima che potesse venir laureato, accaddero avvenimenti tali che dovevano toglierlo, e per sempre, ai suoi studi, avvenimenti che dovevano prepararne altri di cui egli sarebbe stato non ultimo attore.
e che poi accrebbe a Pergola, studiando sotto la direzione del Fronduti di Gubbio. Sentendosi fortemente inclinato alle matematiche, recatosi a Roma vi si applicò con tutta l’anima, e conseguito che vi ebbe il baccellierato, si diede a studiare ingegneria. Ma un anno prima che potesse venir laureato, accaddero avvenimenti tali che dovevano toglierlo, e per sempre, ai suoi studi, avvenimenti che dovevano prepararne altri di cui egli sarebbe stato non ultimo attore.


Si era nel marzo del {{W|Primavera dei popoli|48}}. Giunte a Roma le prime notizie delle rivoluzioni di {{W|Rivoluzione francese del 1848|Parigi}} e di {{W|Rivoluzioni del 1848 nell'Impero austriaco|Vienna}}, e poi di quelle di {{W|Cinque giornate di Milano|Milano}} e {{W|Repubblica di San Marco|Venezia}}, il patriottismo della cittadinanza aveva costretto {{AutoreCitato|Papa Pio IX|Pio IX}} ad ordinare al {{W|Giovanni Durando|generale Durando}} di recarsi al confine. Ciò ottenuto, l’entusiasmo popolare era divenuto frenesia, e cittadini d’ogni condizione, d’ogni età correvano ad arruolarsi sotto quelle bandiere che avrebbero dovuto recare la guerra all’oppressore di Venezia, di Lombardia! Nel battaglione universitario al comando del colonnello Ferrari, si ascrisse anche il Ginevri; con quel battaglione seguì l’esercito Pontificio e prese parte alla {{W|Battaglia di Monte Berico|eroica difesa di Vicenza}}, durante la quale il generale Durando, per ricordarne il valore, portò il suo nome all’ordine del giorno.
Si era nel marzo del {{W|Primavera dei popoli|48}}. Giunte a Roma le prime notizie delle rivoluzioni di {{W|Rivoluzione francese del 1848|Parigi}} e di {{W|Rivoluzioni del 1848 nell'Impero austriaco|Vienna}}, e poi di quelle di {{W|Cinque giornate di Milano|Milano}} e {{W|Repubblica di San Marco|Venezia}}, il patriottismo della cittadinanza aveva costretto {{AutoreCitato|Papa Pio IX|Pio IX}} ad ordinare al {{AutoreCitato|Giovanni Durando|generale Durando}} di recarsi al confine. Ciò ottenuto, l’entusiasmo popolare era divenuto frenesia, e cittadini d’ogni condizione, d’ogni età correvano ad arruolarsi sotto quelle bandiere che avrebbero dovuto recare la guerra all’oppressore di Venezia, di Lombardia! Nel battaglione universitario al comando del colonnello Ferrari, si ascrisse anche il Ginevri; con quel battaglione seguì l’esercito Pontificio e prese parte alla {{W|Battaglia di Monte Berico|eroica difesa di Vicenza}}, durante la quale il generale Durando, per ricordarne il valore, portò il suo nome all’ordine del giorno.


Sconfitto l’esercito piemontese, che ai {{Pt|Lom-|}}
Sconfitto l’esercito piemontese, che ai {{Pt|Lom-|}}