Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/351: differenze tra le versioni

Stato della pagina

-

~~Pagine SAL 75%~~

+

Pagine SAL 100%

Corpo della pagina (da includere):

Riga 1:

Non ho mai avuto una ~~smanìa~~ di levarmi più violenta.

Non ho mai avuto una smania di levarmi più violenta.

«Prendetemi con voi! Salvatemi! E io vi salverò. Chi mi porta, porta la mia fortuna.»

Riga 7:

Non mi odono più. Se ne vanno per la calle, se ne vanno per il campo, se ne vanno giù per il ponte.

Certo hanno compassione di me imprigionato. Ma non possono non essere ebri, come noi eravamo alla ~~vigìlia~~ di ogni prova.

Certo hanno compassione di me imprigionato. Ma non possono non essere ebri, come noi eravamo alla vigilia di ogni prova.

Ed è la seconda notte d’aprile. È l’interlunio. Vedo, attraverso il tetto, il cielo stellato. Le stelle di primavera sembrano nuove come ì fiorì del mandorlo. Profumano l’azzurro il vento e l’ansia della giovinezza.

Ed è la seconda notte d’aprile. È l’interlunio. Vedo, attraverso il tetto, il cielo stellato. Le stelle di primavera sembrano nuove come i fiorì del mandorlo. Profumano l’azzurro il vento e l’ansia della giovinezza.

Voglio respirare le stelle d’aprile.

@@ Stato della pagina / Stato della pagina @@
-Pagine SAL 75%
+Pagine SAL 100%
@@ Corpo della pagina (da includere): / Corpo della pagina (da includere): @@
@@ Riga 1: / Riga 1: @@
 {{nop}}
-Non ho mai avuto una smanìa di levarmi più violenta.
+Non ho mai avuto una smania di levarmi più violenta.
 «Prendetemi con voi! Salvatemi! E io vi salverò. Chi mi porta, porta la mia fortuna.»
@@ Riga 7: / Riga 7: @@
 Non mi odono più. Se ne vanno per la calle, se ne vanno per il campo, se ne vanno giù per il ponte.
-Certo hanno compassione di me imprigionato. Ma non possono non essere ebri, come noi eravamo alla vigìlia di ogni prova.
+Certo hanno compassione di me imprigionato. Ma non possono non essere ebri, come noi eravamo alla vigilia di ogni prova.
-Ed è la seconda notte d’aprile. È l’interlunio. Vedo, attraverso il tetto, il cielo stellato. Le stelle di primavera sembrano nuove come ì fiorì del mandorlo. Profumano l’azzurro il vento e l’ansia della giovinezza.
+Ed è la seconda notte d’aprile. È l’interlunio. Vedo, attraverso il tetto, il cielo stellato. Le stelle di primavera sembrano nuove come i fiorì del mandorlo. Profumano l’azzurro il vento e l’ansia della giovinezza.
 Voglio respirare le stelle d’aprile.