Pagina:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. II, 1934 – BEIC 1926650.djvu/130: differenze tra le versioni
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Cara mia, |
Cara mia, |
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Santo Stefano, [luglio] 1855 |
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(è invece posteriore al 31 agosto). |
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Non ti scrivo secondo il modo d’Alberto perché ci vedo |
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Ebbi la tua dalla gentile persona con gli originali di Panizzi. Ti risposi: credo avrai ricevuta la mia risposta. |
Ebbi la tua dalla gentile persona con gli originali di Panizzi. Ti risposi: credo avrai ricevuta la mia risposta. |
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Desidero che sia vero ciò che t’ha detto Temple, ma non ci credo troppo: né per questo mese, né per molti altri si vedrá nulla di bene. E poi mi pare una stranezza quella, che se non [v’]è in questo mese, non v’è da sperar piú. Non vorrei che per aspettare si perdesse quest’occasione, e cosí rimanessi fuori dell’una e dell’altra speranza. Io credo che Panizzi non conta troppo su queste speranze, e che avendo ricevuta la mia lettera sia giá deciso pel sí, e subito, perché egli non può rimanere lá molto tempo. Io gli scrissi dal 6 al 18, e giorno di sabato: credo che il giorno fissato sará il 6 o il 13. Tu o hai ricevuto, o al piú per la fine del mese riceverai l’avviso: fa di mandarmelo subito. Non mandarmi mai l’originale di Panizzi, ma ne farai fare copie da Alberto: tu mi scriverai del cholera, di Raffaele. Avrai mie lettere da un marinaio fidato d’un mio amico in Ventotene, il quale manderá a me la tua risposta: ne avrai per Paolo o Giovanni. Tu dimanderai a Giovanni qual mezzo v’è per mandar subito una lettera qui; (dato il caso che quando verrá da te Giovanni tu non hai avuto ancora l’avviso); e saputolo ne profitterai quando potrai. Avuto l’avviso manderai le copie d’Alberto per Giovanni, per chi potrai, manderai a chiamare anche Nicola per |
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Desidero che sia vero ciò che t’ha detto Tempie, ma non |
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ci credo troppo: né per questo mese, né per molti altri si |
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vedrá nulla di bene. E poi mi pare una stranezza quella, che |
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se non [v’Jè in questo mese, non v’è da sperar piú. Non vorrei |
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che per aspettare si perdesse quest’occasione, e così rimanessi |
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fuori dell’ima e dell’altra speranza. Io credo che Panizzi non |
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conta troppo su queste speranze, e che avendo ricevuta la mia |
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lettera sia giá deciso pel si, e subito, perché egli non può rimanere lá molto tempo. Io gli scrissi dal 6 al 18, e giorno |
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di sabato: credo che il giorno fissato sará il 6 o il 13. Tu o |
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hai ricevuto, o al piú per la fine del mese riceverai l’avviso: |
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fa di mandarmelo subito. Non mandarmi mai l’originale di |
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Panizzi, ma ne farai fare copie da Alberto: tu mi scriverai |
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del cholera, di Raffaele. Avrai mie lettere da un marinaio |
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fidato d’un mio amico in Ventotene, il quale manderá a me |
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la tua risposta: ne avrai per Paolo o Giovanni. Tu dimanderai |
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a Giovanni qual mezzo v’ è per mandar subito una lettera |
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qui; (dato il caso che quando verrá da te Giovanni tu non |
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hai avuto ancora l’avviso); e saputolo ne profitterai quando |
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potrai. Avuto l’avviso manderai le copie d’Alberto per Giovanni, per chi potrai, manderai a chiamare anche Nicola per |