Pagina:Politici e moralisti del Seicento, 1930 – BEIC 1898115.djvu/36: differenze tra le versioni

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atti ad introdurre in uno stato e conservar qualsivoglia forma di republica. E quella, che risponde all’arte oratoria, non sará altro che un’arte o facoltá di mettere in opera sí fatti mezzi e modi.


Dalle cose discorse possiamo agevolmente venire in cognizione di qualsivoglia particolare spezie di ragione di stato. Perché quella, la quale risguarda al tiranno, sará un’arte di conoscere i mezzi e i modi atti a costituire e conservare il governo tirannico; e quella, che mira al re, sará arte di conoscere i mezzi e i modi atti a costituire e conservare il governo regio. E, cosí discorrendo per l’altre spezie di republica, ci sará facile il diffinire la ragione di stato a ciascheduna appartenente. Se poi a qualsivoglia spezie di ragione conoscitiva ne faremo rispondere un’altra operativa, avremo, a giudicio mio, intiera contezza della ragione di stato.
atti ad introdurre in uno stato e conservar qualsivoglia forma
di republica. E quella, che risponde all’arte oratoria, non sará
altro che un’arte o facoltá di mettere in opera si fatti mezzi e
modi.


Io mi sono valuto nelle diftínizioni delle voci «arte» e «facoltá» per non mettere in vilipendio il bello e onorato nome di «prudenza»; ma veramente nelle buone republiche la ragione di stato non è altro che la prudenza intorno a que’ mezzi e modi che detto abbiamo; e nelle male, una tale avvedutezza, la quale con esso loro ha quella proporzione che la prudenza ha con le buone. Ma, siccome quella poca ombra di giustizia ch’è tra corsari e altri ladroni, pur suole anco nominarsi giustizia, forse anco non sarebbe disdicevole il chiamar prudenza la ragione di stato del tiranno e de’ pochi potenti, per la somiglianza che tengono con quella prudenza, la quale è nelle buone republiche della forma introduttrice e conservatrice: ché cosí verrebbesi a diffinire per un genere piú prossimo e piú proprio. E questo sia detto acciocché si penetri piú al vivo la ragione di stato, lasciando tuttavia in suo arbitrio ciascuno d’appigliarsi alla voce o «facoltá» o «arte» o «prudenza», come piú gli piace, ché nei generi degli accidenti non si rivede sí a minuto come in quei delle sostanze.
Dalle cose discorse possiamo agevolmente venire in cognizione di qualsivoglia particolare spezie di ragione di stato. Perché quella, la quale risguarda al tiranno, sará un’arte di conoscere i mezzi e i modi atti a costituire e conservare il governo
tirannico; e quella, che mira al re, sará arte di conoscere i
mezzi e i modi atti a costituire e conservare il governo regio.
E, cosi discorrendo per l’altre spezie di republica, ci sará facile il diffinire la ragione di stato a ciascheduna appartenente.
Se poi a qualsivoglia spezie di ragione conoscitiva ne faremo
rispondere un’altra operativa, avremo, a giudicio mio, intiera
contezza della ragione di stato.


Si sono alcuni dato a credere che la ragione di stato supponga il prencipe e lo stato giá in essere e che però non si travagli intorno alla costituzione della republica, attendendo
Io mi sono valuto nelle diftínizioni delle voci «arte» e «facoltá v per non mettere in vilipendio il bello e onorato nome
di «. prudenza»; ma veramente nelle buone republiche la ragione di stato non è altro che la prudenza intorno a que’
mezzi e modi che detto abbiamo; e nelle male, una tale avvedutezza, la quale con esso loro ha quella proporzione che
la prudenza ha con le buone. Ma, siccome quella poca ombra
di giustizia ch’è tra corsari e altri ladroni, pur suole anco nominarsi giustizia, forse anco non sarebbe disdicevole il chiamar
prudenza la ragione di stato del tiranno e de’ pochi potenti,
per la somiglianza che tengono con quella prudenza, la quale
è nelle buone republiche della forma introduttrice e conservatrice: ciié cosi verrebbesi a dilhnire per un genere piú prossimo e piú proprio. E questo sia detto acciocché si penetri piú
al vivo la ragione di stato, lasciando tuttavia in suo arbitrio
ciascuno d’appigliarsi alla voce o «facoltá» o «arte» o «prudenza», come piú gli piace, ché nei generi degli accidenti non
si rivede si a minuto come in quei delle sostanze.

Si sono alcuni dato a credere che la ragione di stato supponga il prencipe e lo stato giá in essere e che però non si
travagli intorno alla costituzione della republica, attendendo