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spiegare per mezzo di qualsiasi combinazione meccanica, perchè un accordo di corista di König mi fa piacere35, e perchè il tocco di un ferro rovente mi cagiona dolore. Nessuna matematica meditazione potrebbe, dalla conoscenza astronomica del fatto materiale in tutt’e due i casi, far decidere a priori quale sia il processo piacevole e quale il processo doloroso. Che siano e debbano restare per sempre incomprensibili, anche supponendo conosciuta la meccanica del cervello, i più alti processi spirituali, è affermazione che non ha bisogno di ulteriore sviluppo. Non è tuttavia nient’affatto necessario, come abbiamo già osservato, prendere in considerazione altre forme di attività spirituale per rafforzare il valore della nostra osservazione. Essa guadagna anzi di efficacia per il contrasto fra la completa ignoranza in cui la conoscenza astronomica del cervello ci lascerebbe sulla formazione anche degli infimi procedimenti spirituali, e l’altrettanto completa soluzione, che tale conoscenza ci garantirebbe, dei più alti problemi del mondo materiale.

Un cervello che per qualche motivo, per esempio per un sonno senza sogni, non avesse coscienza, esaminato astronomicamente non racchiuderebbe più alcun segreto; e con la conoscenza astronomica anche del resto del corpo tutta la macchina umana, col suo respiro, i palpiti del cuore, il ricambio, il calore ecc., fino all’essenza della materia, sarebbe perfettamente decifrata.

L’uomo che dorme senza sogni è compren-