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tino in cattedra i nuovi pedanti della storia, per dire ch’io voglia loro rubare il mestiere: mestiere che non invidio, nè tento di portar via, poichè soltanto ciò che ha un qualche valore può esser argomento di furto. Cronache vissute, dico, e lo dimostrai nel proemio alla prima edizione, come vedrà il lettore dei brani che ne ripubblico. Di molte cose fui testimone io stesso, e altre mi furono rivelate da uomini di gran nome e rispettabilità, dei quali ho l’orgoglio di aver avuto l’amicizia e le confidenze.
- Città di Castello, Capodanno del 1909.
R. DE CESARE.