Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/214: differenze tra le versioni

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<section begin="s1" />quattro banditi per far apparenza che li falsi e scomunicati processanti avessero salvato il regno. Di piú il padre generale deve fare il suo debbito, e come buon pastore cercar la sua pecorella e non diffidare, ''quia «cecidit ira Dei super filios diffidentiae», et «nonne duodecim horae sunt dieiI». «Agnosce vultum pecoris fui»''.
<section begin="s1" />quattro banditi per far apparenza che li falsi e scomunicati processanti avessero salvato il regno. Di piú il padre generale deve fare il suo debbito, e come buon pastore cercar la sua pecorella e non diffidare, ''quia «cecidit ira Dei super filios diffidentiae», et «nonne duodecim horae sunt dieiI». «Agnosce vultum pecoris fui»''.


Scrivo a Sua Beatitudine e raccomando a Vostra Signoria illustrissima la ragion mia ''coram Deo'' e li prego dai Signore ogni felicitá.
Scrivo a Sua Beatitudine e raccomando a Vostra Signoria illustrissima la ragion mia ''coram Deo'' e li prego dal Signore ogni felicitá.


{{gap|2em}}{{type|f=90%|Napoli, 13 agosto 1624.}}
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