Pagina:Dumas - Il tulipano nero, 1851.djvu/143: differenze tra le versioni

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Ora Van Baerle indirizzava quel biglietto alla sua balia, la vecchia Frisona, e supplicava fa anime caritatevoli che lo trovassero, di farlo a lei recapitare con la maggiore sicurezza e la maggior prontezza possibile.
Ora Van Baerle indirizzava quel biglietto alla sua balia, la vecchia Frisona, e supplicava le anime caritatevoli che lo trovassero, di farlo a lei recapitare con la maggiore sicurezza e la maggior prontezza possibile.


Dentro a quel biglietto per la balia era un bigliettino per Rosa.
Dentro a quel biglietto per la balia era un bigliettino per Rosa.
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Ed ecco come. Lasciando Dordrecht per l’Aya e l’Aya per Gorcum, Isacco Boxtel aveva abbandonato non solo la casa sua, non solo il suo servitore, non solo il suo osservatorio, non solo i suoi tulipani, ma ancora i suoi piccioni. Il domestico, lasciato senza provvisione, cominciò dal mangiare quel poco che avea di risparmi, e poi si mise a mangiare i piccioni; il che questi vedendo, emigrarono dalla colombaia di Boxtel a quella di Van Baerle.
Ed ecco come. Lasciando Dordrecht per l’Aya e l’Aya per Gorcum, Isacco Boxtel aveva abbandonato non solo la casa sua, non solo il suo servitore, non solo il suo osservatorio, non solo i suoi tulipani, ma ancora i suoi piccioni. Il domestico, lasciato senza provvisione, cominciò dal mangiare quel poco che avea di risparmi, e poi si mise a mangiare i piccioni; il che questi vedendo, emigrarono dalla colombaia di Boxtel a quella di Van Baerle.


La balia aveva buon cuore, Che sentiva il bisogno di amare una qualche cosa. Ella fece stretta amicizia con quei piccioni venali a chiederle ospitalità; e quando il servitore d’Isacco reclamò, per mangiarli, i dodici o quindici ultimi, come aveva mangiato i dodici o quindici primi, la buona donna gli offrì di comprarli pagando sei soldi d’Olanda all’uno.
La balia aveva buon cuore, Che sentiva il bisogno di amare una qualche cosa. Ella fece stretta amicizia con quei piccioni venuti a chiederle ospitalità; e quando il servitore d’Isacco reclamò, per mangiarli, i dodici o quindici ultimi, come aveva mangiato i dodici o quindici primi, la buona donna gli offrì di comprarli pagando sei soldi d’Olanda all’uno.


L’era il doppio del valore dei piccioni; il perchè il servitore accettò con gioia il prezzo offerto.
L’era il doppio del valore dei piccioni; il perchè il servitore accettò con gioia il prezzo offerto.