Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/346: differenze tra le versioni

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onde l’umana specie inferma giacque
onde l’umana specie inferma giacque
giú per secoli molti in grande errore,
giú per secoli molti in grande errore,
{{R|30}}fin ch’ai Verbo di Dio discender piacque
{{R|30}}fin ch’al Verbo di Dio discender piacque
u’ la natura, che dal suo fattore
u’ la natura, che dal suo fattore
s’era allungata, uni a sé in persona
s’era allungata, uní a sé in persona
{{R|33}}con l’atto sol del suo eterno amore.
{{R|33}}con l’atto sol del suo eterno amore.
Or drizza il viso a quel ch’or si ragiona.
Or drizza il viso a quel ch’or si ragiona.
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La pena dunque che la croce porse,
La pena dunque che la croce porse,
s’a la natura assunta si misura,
s’a la natura assunta si misura,
{{R|42}}nulla giá mai si giustamente morse;
{{R|42}}nulla giá mai giustamente morse;
e cosí nulla fu di tanta ingiura,
e cosí nulla fu di tanta ingiura,
guardando a la persona che sofferse,
guardando a la persona che sofferse,
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quando si dice che giusta vendetta
quando si dice che giusta vendetta
{{R|51}}poscia vengiata fu da giusta corte.
{{R|51}}poscia vengiata fu da giusta corte.
Ma io veggi’ or la tua mente ristretta
Ma io veggi’or la tua mente ristretta
di pensiero in pensier dentro ad un nodo,
di pensiero in pensier dentro ad un nodo,
{{R|54}}del qual con gran disio solver s’aspetta.
{{R|54}}del qual con gran disio solver s’aspetta.
Tu dici: ’Ben discerno ciò ch’i’odo;
Tu dici: ’ Ben discerno ciò ch’i’odo;
ma perché Dio volesse, m’è occulto,
ma perché Dio volesse, m’è occulto,
{{R|57}}a nostra redenzion pur questo modo ’.
{{R|57}}a nostra redenzion pur questo modo ’.