Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/181: differenze tra le versioni

 
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Era Tidèo di membra non grandi, ma saldo alla pugna.
Era Tidèo di membra non grandi, ma saldo alla pugna.
E sin quando io vietavo che parte prendesse alle zuffe,
{{R|800}}E sin quando io vietavo che parte prendesse alle zuffe,
che sua prodezza mostrasse — quando egli lontan dagli Achivi
che sua prodezza mostrasse — quando egli lontan dagli Achivi
araldo a Tebe venne fra i molti guerrieri di Tebe,
araldo a Tebe venne fra i molti guerrieri di Tebe,
io gli ordinai che tranquillo sedesse con gli altri a banchetto — ,
io gli ordinai che tranquillo sedesse con gli altri a banchetto — ,
egli, che mal poteva mutare il suo cuore gagliardo,
egli, che mal poteva mutare il suo cuore gagliardo,
i giovani cadmei sfidò, senza sforzo li vinse
{{R|805}}i giovani cadmei sfidò, senza sforzo li vinse
in ogni prova: ch’io vicino gli stavo, al soccorso.
in ogni prova: ch’io vicino gli stavo, al soccorso.
E invece presso a te sono ora, di te mi do cura,
E invece presso a te sono ora, di te mi do cura,
t’esorto di gran cuore che tu coi Troiani combatta;
t’esorto di gran cuore che tu coi Troiani combatta;
ma tu, da travagliosa stanchezza fiaccate hai le membra,
ma tu, da travagliosa stanchezza fiaccate hai le membra,
oppure il cuor ti frena timore, e t’arresta. Davvero
{{R|810}}oppure il cuor ti frena timore, e t’arresta. Davvero
figlio non sei di Tidèo, del prode figliuolo d’Enèo».
figlio non sei di Tidèo, del prode figliuolo d’Enèo».
E Dïomede, prode guerriero, cosí le rispose:
E Dïomede, prode guerriero, cosí le rispose:
«Ben ti conosco, o Dea, dell’egioco Giove figliuola:
«Ben ti conosco, o Dea, dell’egioco Giove figliuola:
perciò, ben volentieri ti parlo, ché nulla io ti celo.
perciò, ben volentieri ti parlo, ché nulla io ti celo.
Il cuore mio non frena terrore, né esito. Solo
{{R|815}}Il cuore mio non frena terrore, né esito. Solo
io dei comandi tuoi mi ricordo, che tu m’impartisti:
io dei comandi tuoi mi ricordo, che tu m’impartisti:
ché proibisti ch’io faccia a faccia coi Numi lottassi:
ché proibisti ch’io faccia a faccia coi Numi lottassi:
con gli altri Numi: solo se fosse venuta Afrodite
con gli altri Numi: solo se fosse venuta Afrodite
alla battaglia, potevo ferirla col lucido bronzo.
alla battaglia, potevo ferirla col lucido bronzo.
Per questo io qui ritratto mi sono, ed agli altri compagni
{{R|820}}Per questo io qui ritratto mi sono, ed agli altri compagni
Argivi, ordine diedi che qui si adunassero tutti:
Argivi, ordine diedi che qui si adunassero tutti:
perché mi sono accorto che Marte presiede alla pugna».
perché mi sono accorto che Marte presiede alla pugna».
E a lui cosí rispose la Diva dagli occhi azzurrini:
E a lui cosí rispose la Diva dagli occhi azzurrini:
«O figlio di Tidèo, Dïomede diletto al mio cuore,
«O figlio di Tidèo, Dïomede diletto al mio cuore,
non paventare, no, di Marte, né d’altro qual sia
{{R|825}}non paventare, no, di Marte, né d’altro qual sia
degli Immortali: tale sono io, che, a te presso, t’assisto.
degli Immortali: tale sono io, che, a te presso, t’assisto.
Su’, spingi prima i tuoi cavalli su Marte, e da presso
Su’, spingi prima i tuoi cavalli su Marte, e da presso