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E questo non fa ei che gli sia prode;
ma sol malizia el fa esser nemico,
E questo non fa ei che gli sia prode;
ma sol malizia el fa esser nemico,
30 talché si duol di quel ch'altri si gode.
{{R|30}}talché si duol di quel ch’altri si gode.

Cotal invidia il vizioso antico,
Cotal invidia il vizioso antico,
sí come è scritto, alli giovani porta,
sí come è scritto, alli giovani porta,
in quel che senza posa egli è inico.
in quel che senza posa egli è inico.
La terza invidia, che chiude ogni porta

{{R|35}}della piatá nell’uomo e che è segno
La terza invidia, che chiude ogni porta
ch’ogni luce mentale in lui sia morta,
35 della piatá nell'uomo e che è segno
è quella c’ha il cor tanto malegno,
ch'ogni luce mentale in lui sia morta,
che del dono, che dá Dio ovver natura,

concepisce odio ed anche n’ha disdegno
è quella c'ha il cor tanto malegno,
che del dono, che Dio ovver natura,
{{R|40}}ché, quando è bona alcuna creatura
e pò far pro ed offesa non reca,
concepisce odio ed anche n'ha disdegno
nulla scusa ha colui che gli ha rancura.

40 ché, quando è bona alcuna creatura
Dunque sola malizia è che l’acceca
e move a invidia; e tal colpa di rado
e pò far pro ed offesa non reca,
{{R|45}}riceve grazia della sua botteca.—
nulla scusa ha colui che gli ha rancura.
Cosí Minerva a me di grado in grado

li membri dell’invidia mi descrisse
Dunque sola malizia è che l'acceca
e quel ch’è piú difforme dal men lado.
e move a invidia; e tal colpa di rado
45 riceve grazia della sua botteca.--
E piú detto averebbe; ma s’affisse,
{{R|50}}perché trovammo in terra una catena

maggior che da Vulcan giammai uscisse;
Cosí Minerva a me di grado in grado
li membri dell'invidia mi descrisse
la qual era grande, che appena
l’averebbon portata due cameli,
e quel ch'è piú difforme dal men lado.
se l’avesseno avuta in su la schiena.

{{R|55}}— Cerbero, che ha a serpenti tutti i peli
E piú detto averebbe; ma s'affisse,
disse a me Palla,— d’esta fu legato
50 perché trovammo in terra una catena
nelle tre gole, c’ha tanto crudeli,
maggior che da Vulcan giammai uscisse;
quand’egli dal fort’Ercol fu menato

nel mondo su, come menar si sòle
la qual era sí grande, che appena
{{R|60}}un fero toro a forza e suo mal grato.
l'averebbon portata due cameli,
Giunto che fu presso ove luce il sole,
se l'avesseno avuta in su la schiena.
perché negli occhi il raggio gli percosse,

forte latrò con tutte e tre le gole.
55 --Cerbero, che ha a serpenti tutti i peli
</poem>
--disse a me Palla,--d'esta fu legato
nelle tre gole, c'ha tanto crudeli,

quand'egli dal fort'Ercol fu menato
nel mondo su, come menar si sòle
60 un fero toro a forza e suo mal grato.

Giunto che fu presso ove luce il sole,
perché negli occhi il raggio gli percosse,
forte latrò con tutte e tre le gole.
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