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188 CAPITOLO il — STIME DI PARAMETRI
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ll.4.5 Interpolazione non lineare
Formule analoghe a quelle trovate si possono ricavare per risolvere il
problema dell’interpolazione di curve di ordine superiore al primo (parabole,
cubiche, polinomiali in genere) ad un insieme di dati sperimentali, sempre
usando il metodo della massima verosimiglianza.
Nel caso poi ci si trovasse di fronte ad una curva di equazione diversa da
un polinomio, in parecchi casi è possibile linearizzare la relazione cambian-
do variabile: così, ad esempio, se due grandezze hanno tra loro una relazione
di tipo esponenziale, il logaritmo naturale ne avrà una di tipo lineare:
y=Ke”"‘ <::> lny =lnK—bx =a—l0x.
ll.5 Altre applicazioni della stima di massima ve-
rosimiglianza
Per concludere il capitolo, presentiamo altre tre applicaziom del meto-
do della massima verosimiglianza: la stima delle probabilità ignote di un
insieme di modalità esclusive ed esaurienti cui può dar luogo un fenome-
no casuale; la stima sia della media che della varianza di una popolazione
normale; e la stima del range di una popolazione umforme.
lI.5.l Stima di probabilità
Supponiamo che un fenomeno casuale possa dare origine ad un nume-
ro fimto M di eventualità, ognuna delle quali sia associata ad un valore pi
ignoto della probabilità; se, eseguite N prove indipendenti, indichiamo con
ni la frequenza assoluta con cui ognuna delle M eventualità si è presentata
nel corso di esse, quale è la stima di massima verosimiglianza, pi, per le
incogmte probabilità pi?
La funzione di verosimiglianza è, visto che la generica delle M eventuali-
tà, di probabilità pi, si è presentata ni volte, datag da
M
£<n;v> = l—[ri"i
tji
SA meno di un fattore moltiplicativo costante, corrispondente al numero di modi in cui
N oggetti si possono ripartire tra M gruppi in modo che ogni gruppo sia composto da ni
oggetti; numero delle partizioni ordinate (vedi in proposito il paragrafo A. 7).