Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/369: differenze tra le versioni
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questo concedeno, e sfuggo» solo dicendo che noi avemo la libertá di far bene e male, ma con tutta quella pure andremo infallibilmente al fin della predestinazione e reprobazione, benché ''in sensu, dicunt, diviso'' potrebbe esser che no; ma però mai non potrá succeder altrimente, perché non si può mai l’uomo trovarsi ''in sensu diviso'' da questo decreto, né Dio può dividerlo, né si trovò né troverá alcun diviso; onde séguita a ogni modo quel che Lutero affirma, e di piú che l’opere pie verso la chiesa predicate da papisti son pie fraudi per arricchirsi, mentre queste opere non pònno farci mutar sorte. |
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Dunque per levar questa fraude predicata da loro si deven ritôrre a forza li beni temporali dal papato. O Padre Santo, non si può comandar al zoppo che camini bene se non se li concian le gambe. Né Vostra Beatitudine averá mai l’obedienza dai cristiani teologi e potentati se le gambe delle scienze non si risanano. «''Nunquid resina non est in Galaad?'' etc.». Vostra Beatitudine mi faccia mandar le Censure e vincerò, perché sostento la causa di Dio che non è tiranno che ci condanni a capriccio, e di santa Chiesa che non s’inganna; e si ricordi che nell’ode del penitente ciò scrissi, e Vostra Beatitudine mi consolò, e con il conte di Brassach che di ciò e d’altro assai loda Vostra Beatitudine. Ed io prego Dio la conservi ''ad dies Petri'', come ho visto qua in una profezia: se mi dá licenza la manderò, e l’avviserò cose del mondo. |
Dunque per levar questa fraude predicata da loro si deven ritôrre a forza li beni temporali dal papato. O Padre Santo, non si può comandar al zoppo che camini bene se non se li concian le gambe. Né Vostra Beatitudine averá mai l’obedienza dai cristiani teologi e potentati se le gambe delle scienze non si risanano. «''Nunquid resina non est in Galaad?'' etc.». Vostra Beatitudine mi faccia mandar le Censure e vincerò, perché sostento la causa di Dio che non è tiranno che ci condanni a capriccio, e di santa Chiesa che non s’inganna; e si ricordi che nell’ode del penitente ciò scrissi, e Vostra Beatitudine mi consolò, e con il conte di Brassach che di ciò e d’altro assai loda Vostra Beatitudine. Ed io prego Dio la conservi ''ad dies Petri'', come ho visto qua in una profezia: se mi dá licenza la manderò, e l’avviserò cose del mondo. |