Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/217: differenze tra le versioni

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<!--{{IwpageSection|la|Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/217|s2}},147315--><section begin="s2" />{{Ct|f=100%|t=2|v=1|LII}}
{{Ct|f=100%|v=1|{{Sc|Al Cardinal Gabriele Trf.xo y Paniaque}}}}
{{Smaller block|c=is|Non essendo stata consegnata da Cipriano Martines una prima lettera del Campanella al Trexo, questi ne sollecita.una seconda. Dove il filosofo, dopo avere accennato le iniquitá a cui soggiace per la perfidia e malizia de’ ministri che ora non hanno il coraggio di filtrarlo, si mostra dolente di non esser in grado di sodisfare alle gradite richieste del cardinale; lo prega quindi di procurare la stampa delle opere bramate, non che di raccomandarlo al viceré, perchè sono trascorsi oramai due anni da che il prigioniero non riceve nulla di quanto si è ordinato di pagare per il suo vitto quotidiano.}}
{{outdent|Illustrissimo ac excellentissimo domino sacri romani collegi cardinali Trexo, doctissimo patrono colendissimo, saiutem plurimam.}}

lam elabitur annus ex quo vir doctus Peralta de amplitudine virtutum tuarum amplissimorumque desideriorum erga meliora ac potiora, deque tua in me benevolentia disseruit speciatim, quamquam omnium voce generatim isthaec cognoveram. Quapropter, ut aequum erat, Praestantiam Tuam illustrissimam et reverendissimam intensius extensiusque venerari atque beneficia ea abs te sperare quibus beneficus aliis fierem
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