Teatro Historico di Velletri/Governo della Città: differenze tra le versioni

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{{Capolettera|I}}L Popolo, e Città di Velletri è diviso in quattro Decarcie, che sono, di S.Salvatore, di Castello, del Collicello, e di Portella. Questa parola, Decarcia, è nome composto da due vocaboli Greci, cioè, ''Deca'', et ''Archios'', ch'in nostra lingua vogliono significare Principato de dieci, forse perchè da queste Decarcie si eleggevano quelli Nove Buoni Huomini, e Sindico, che governavano, come Capi principali di Repubblica la Città nostra. Da queste quattro Decarcie in tempo di Guerra si cavavano quattro Capitani con quattro diverse Insegne, oltre alle due del Magistrato, nelle quali erano diverse Imprese. Dall'istesse Decarcie hora si scelgono otto Imbossolatori<ref>Gli ''Imbussolatori'' erano dei funzionari incaricati di inserire i nomi dei candidati alle cariche pubbliche nel ''bussolo'' (detto anche ''bòssolo'', dal greco ''πυξίς'', ''bosso''), ovvero il contenitore di legno dal quale poi i nomi venivano estratti a sorte.</ref> nel Conseglio maggiore, quando si fa la nuova Elettione de gl'Officiali. Ma dieci Anni sono in circa, s'aggiunsero due altri Imbossolatori per la Parrocchia di S. Maria del Trivio, quali non hanno la Propositione, come gl'altri, ma solamente il Voto. Questi, licentiati gl'altri Conseglieri, fanno con l'assistenza del Governatore, ò del Luogotenente, overo dell'Auditore del nostro Cardinale, l'Elettione de' Priori, Sindici, Fiscali<ref>Il ''fiscale'' era il pubblico funzionario che aveva il compito di rappresentare l'interesse cittadino nei giudizi.</ref>, Depositarij, Maestri di Strade, Grascieri<ref>Il ''grasciere'' era il pubblico funzionario che si occupava del rifornimento alimentare di una città, e, per estensione, dell'amministrazione dei pubblici mercati, della regolarità dei prezzi, dei pesi e delle misure.</ref>, Medici de' Poveri, Procuratori de' Poveri, e Conseglieri.<br>
Li Conseglieri erano al numero di Cento venti, e questi adunati facevano il Conseglio Maggiore, partiti in quattro, trenta per Schedula, in ogni Trimestre, venivano estratti per far il Conseglio Minore, conforme al bisogno della Città. AL presente è diminuito il numero de' Consiglieri à Ottanta, e per il Conseglio Minore sono Quaranta per ogni Semestre; tutte le Schedule, o Bollettini, dove sono notati li Ministri, et Officiali eletti dalla Città, sono involti in Ballette di Cera verde, con la quale anco il nostro Magistrato siggilla, e si racchiudono in una Cassetta, ò Bossola di due Chiavi, una delle quali ne tiene il Sindico della Città, e l'altra il Padre Guardiano, nostro di S. Francesco, qual Bossola, ''ab immemorabili'', s'è conservata, e si conserva nel nostro Convento, e si rinserra nella Cassa delle tre Chiavi in Sagrestia, dove si conservano le Argentarie, et altre cose più pretiose del Convento; e perciò ne' Statuti sono assegnati cinque Giulij l'Anno al nostro Padre Sagrestano. Devono però li Consiglieri, quando nel Conseglio si devono trattar negotij spettanti à Padri, Fratelli, Nipoti, ò altri Parenti, uscir fuora dal Conseglio, così vogliono, e comandano li nostri Statuti.<br>
Li Consegli di questa Città sono di quattro sorti, una si chiama delle Querele, e si fa nella Sala nostra di S. Francesco ogni prima, ò seconda Domenica del Mese, nel quale interviene il Magistrato, e qualunque persona vuole lamentarsi, e fare instanza delli disordini, che sogliono nascere in cose spettanti al governo della Città. Il Secondo è chiamato Conseglio Minore, e si congrega quando piace à Signori Priori in Palazzo, nel quale si trattano, e risolvono quelle cose, che riguardano gl'ordinarij bisogni della Città, e vi convengono Quaranta Conseglieri, ò la maggior parte di questo numero. Il Terzo è detto Conseglio Maggiore, al quale convengono tutti li Conseglieri, e si raduna a suono di Campana, e di Tromba nella Formatione della nuova Bossola, nella creatione de' Rettori per la Sede vacante del nostro Vescovo Cardinale, et in altri casi importanti. Il Quarto è il Conseglio Generale, nel quale intervienete ogn'uno, e questo si raduna, ò in S. Francesco, ò in S. Clemente, overo nel Palazzo del Magistrato, e vi si trattano, e risolvono cose di rilievo, e di grandissima importanza per la Città, come in occasione di Pace, di Guerra, et in altri casi simili. Un tal Conseglio si fede nel <small>L.CCC.LXII.</small> per destinare in Roma Persone esperte, et habili per liti gravissime. Nel <small>M.CCC.LXIII.</small> si fece un altro Conseglio simile radunato in S. Francesco per trovar denari, e ricompensare le Bestie tolteci da' Romani. Nel <small>M.CCC.LXV.</small> se ne fece un altro, nel quale furono deputati Leonardo Gori, e Nicola Venturi per negotij di Pace con Romani.
 
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