Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/368: differenze tra le versioni

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trentacinque; e piú pane e vino e carne che non ha il resto d’Europa cristiana — in queste tre cose, ''idest'' denari, uomini e pane; — e pur etc. Provedami dunque Vostra Beatitudine, come fa a tanti altri intra e fuor d’Italia: né pur son inutile a santa Chiesa, avendo ridotto li dottori e li principi all’obedienza di Carlo Magno omai: almen cosí confessano. Dio perdoni a chi osta etc. E pur il libro stampato in Iesi, che senza rumori può facilitar questo effetto dall’antico costume di principi, per gusto e soggestion di calumnianti sta serrato; e li libri nemici del papato aperti finché venga la commoditá, come han la voglia, di pigliarsi tutti beni temporali della chiesa e Roma, come fecero in settentrione: ché sol per questo dogma fu lasciato predicar Lutero. E quel che fo in Francia ed in Anglia contra eretici e mal catolici, Vostra Beatitudine d’altri può saperlo, benché il Ridolfi scrive contra me a tutti, e fa che questi riformati siano spioni suoi per riferir a chi egli adora, come potrá saper dal mio Responsale per mezzo del signor conte [di Castelvillano].
trentacinque; e piú pane e vino e carne che non ha il resto
d’Europa cristiana — in queste tre cose, idest denari, uomini
e pane; — e pur etc. Provedami dunque Vostra Beatitudine,
come fa a tanti altri intra e fuor d’Italia: né pur son inutile
a santa Chiesa, avendo ridotto li dottori e li principi all’obedienza di Carlo Magno ornai : almen cosi confessano. Dio
perdoni a chi osta etc. E pur il libro stampato in Iesi, che
senza rumori può facilitar questo effetto dall’antico costume
di principi, per gusto e soggestion di calumnianti sta serrato;
e li libri nemici del papato aperti finché venga la commoditá,
come han la voglia, di pigliarsi tutti beni temporali della
chiesa e Roma, come fecero in settentrione: ché sol per questo
dogma fu lasciato predicar Lutero. E quel che fo in Francia
ed in Anglia contra eretici e mal catolici, Vostra Beatitudine
d’altri può saperlo, benché il Ridolfi scrive contra me a tutti,
e fa che questi riformati siano spioni suoi per riferir a chi
egli adora, come potrá saper dal mio Responsale per mezzo
del signor conte [di Castelvillano].


Di piú, la prego che mi faccia dar le censure che Rodolfi contra conscienza fe’ fare in Roma contra il mio libro ''De praedestinatione'' che solo con le parole di san Tomaso chiare, e finora contrafatte da loro, risolve gli argomenti de’ nemici, a’ quali dopo cento anni non s’è con veritá e sicurtá sodisfatto; onde li santi pontefici fûr astretti far decreti che non si predichi né se ne disputi in publico: segnale che in ciò non era ancor chiarita quella dottrina che Gesú Cristo ordinò sia predicata nei tempi, nelle piazze e nei tetti, come si può far ogge con questo libro a fronte scoverta. Se Vostra Beatitudine in ciò mi lascia opprimere, subito seguirá il mal frutto di tal opinione alla chiesa. Perché se Lutero ha vinto in dire che Dio con decreto invincibile ''ante praevisionem meritorum et demeritorum'' a capriccio altri ha predestinato, altri reprobato, onde nissuna opera nostra vale a mutar sorte né grado di sorte, sendo l’opere anche predeterminate, anzi fatte con noi da Dio efficacemente per arrivar al graduato fine della predestinazione e reprobazione immutabile: e li nostri tutto
Di piú, la prego che mi faccia dar le censure che Rodolfi
contra conscienza fe’ fare in Roma contra il mio libro De
praedestinatione che solo con le parole di san Tomaso chiare,
e finora contrafatte da loro, risolve gli argomenti de’ nemici,
a’ quali dopo cento anni non s’è con veritá e sicurtá sodisfatto; onde li santi pontefici fúr astretti far decreti che non
si predichi né se ne disputi in publico: segnale che in ciò
non era ancor chiarita quella dottrina che Gesú Cristo ordinò
sia predicata nei tempi, nelle piazze e nei tetti, come si può
far ogge con questo libro a fronte scoverta. Se Vostra Beatitudine in ciò mi lascia opprimere, subito seguirá il mal
frutto di tal opinione alla chiesa. Perché se Lutero ha vinto
in dire che Dio con decreto invincibile ante praevisionem meritorum et dente ri forum a capriccio altri ha predestinato, altri
reprobato, onde nissuna opera nostra vale a mutar sorte né
grado di sorte, sendo l’opere anche predeterminate, anzi fatte
con noi da Dio efficacemente per arrivar al graduato fine della
predestinazione e reprobazione immutabile: e li nostri tutto