Pagina:Il Libro dei Re, Vincenzo Bona, 1886, I.djvu/120: differenze tra le versioni

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 <poem>Gl’indomiti elementi ebbero un loco
 Trovato a lor convenïente, a questa
-Terrena stanza dier principio. Ancora
+{{R|125}}Terrena stanza dier principio. Ancora
-{{R|20}}Si mescolâr lor mobili nature,
+Si mescolâr lor mobili nature,
 E parvenze novelle e d’ogni specie
 Dovunque pullulâr. Mostrossi allora
 Questo ciel roteante che novelle
-Meraviglie rivela a quando a quando,
+{{R|130}}Meraviglie rivela a quando a quando,
-{{R|25}}E tosto dominâr sette pianeti
+E tosto dominâr sette pianeti
 Tutti dell’anno i mesi, al loco suo
 Ponendosi ciascun. Su in cielo allora
 Governo si mostrò di umane cose
-Per giustizia e favor; ne ottiene il saggio,
+{{R|135}}Per giustizia e favor; ne ottiene il saggio,
-{{R|30}}Qual si convien, nobile frutto in dono.
+Qual si convien, nobile frutto in dono.
 Ma i cieli intanto, insiem fra lor congiunti,
 Poi che l’ordine lor fu posto in alto,
 Mossero in giro bellamente, e questa
-Umile terra co’ suoi vasti mari,
+{{R|140}}Umile terra co’ suoi vasti mari,
-{{R|35}}Con le montagne sue, con le pianure,
+Con le montagne sue, con le pianure,
 Con le sue valli, nello spazio apparve
 Come fulgida lampa. Alto si ergeano
 I monti sovrastanti, e dentro ai fiumi
-Spumavan l’acque, ed ogni pianta, ogni erba,
+{{R|145}}Spumavan l’acque, ed ogni pianta, ogni erba,
-{{R|40}}Alta salìa con rigoglioso fusto.
+Alta salìa con rigoglioso fusto.
 Ma questa terra in loco alto e sovrano
 Non ebbe sede, e parve un negro punto,
 Un punto negro e fosco. In ciel frattanto
-Lor meraviglie le rotanti stelle
+{{R|150}}Lor meraviglie le rotanti stelle
-{{R|45}}Svelâr concordi, e su la terra ombrosa
+Svelâr concordi, e su la terra ombrosa
 Piovvero in copia i rai. Così montava
 Eternamente il fuoco, eternamente
 Così l’acque scendean, così dintorno
-A questa terra si movea la lampa
+{{R|155}}A questa terra si movea la lampa
-{{R|50}}Del sole infaticato. E l’erbe ancora,
+Del sole infaticato. E l’erbe ancora,
 Con molti alberi e piante, uscîr spuntando,
 Che sotterra, dal Fato, a lor fu posto</poem>