Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/87: differenze tra le versioni
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Prometto fra venticinque mesi far le seguenti opere, le certe |
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certamente, le probabili probabilmente, a pena capitale, che |
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Prometto fra venticinque mesi far le seguenti opere, le certe certamente, le probabili probabilmente, a pena capitale, che non possono esser notate né di eresia né di senso stirato né di adulazione, ma fortificate con la ragion commune ed autoritá de santi e di sapienti di tutte nazioni; e risponder ad ogni contraddente ''usque ad satisfictionem animi''... . |
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non possono esser notate né di eresia né di senso stirato né |
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di adulazione, ma fortificate con la ragion commune ed autoritá de santi e di sapienti di tutte nazioni ; e risponder ad ogni |
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Prudentissimo re, mentre nullo può parlar per me, io son forzato vantarmi in questo giudicio: e Plutarco mostra che in tale evento non è presunzione, tanto piú che posso mostrar esser vero quanto dico, con l’esperienza. Colombo, quando disse voler trovar un mondo nuovo, fu burlato come pazzo, e da alcuni tenuto per eretico, perché sant’Agostino nega gli antipodi: e pur lo trovò e portò tanta gloria a Spagna; e quei chi fecero voltar le molina col vento e li spiedi col fumo, non erano creduti e lo han fatto. Dunque, non disprezzi Vostra Maestá questo meschino che forse è fatale strumento di sue glorie; e perché sappia ch’io son atto a far questo, oltre li predetti libri ch’ho composto di pensieri novi e non trascritti, scrissi anche con principii novi li sequenti libri ch’alla sua monarchia portino splendore: ed Alessandro conobbe questo quando la nova dottrina d’Aristotile accettò per farsi ammirabile. Nuoce la mutazione alli stati piccioli non capaci di grandezza e la mutazione di religione a tutti quando si peggiora: il che qui non avviene se non in meglio, soprastando la rinovazion del secolo.... |
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contraddente usque ad satisfictionem animi... . |
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Prudentissimo re, mentre nullo può parlar per me, io son |
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Pertanto a Vostra Maestá ed al suo consiglio protesto che non è bene far perire inauditi li vassalli suoi che son atti alla sua grandezza ed alla gloria di Dio: e che mirino bene che da questo inganno, scoprendosi, saperanno assai meglio per l’avvenire guidarsi e nullo ardirá levar bugie; tanto piú che a gli avvisi celesti m’offero con prove celesti dar sicurtá e certezza, e come servo di Dio mi protesto che s’oda un chi parla a nome di tanto signore. Sapienti son in Spagna assai per essaminar queste veritá, e non sono interessati in tal negozio come in questo paese; o almeno mi lascino andar in Roma a dar conto di questo fatto e di me stesso: ché si son certi gli avversarii |
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forzato vantarmi in questo giudicio: e Plutarco mostra che in |
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tale evento non è presunzione, tanto piú che posso mostrar |
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esser vero quanto dico, con l’esperienza. Colombo, quando |
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disse voler trovar un mondo nuovo, fu burlato come pazzo, |
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e da alcuni tenuto per eretico, perché sant’Agostino nega gli |
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antipodi: e pur lo trovò e portò tanta gloria a Spagna; e quei |
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chi fecero voltar le molina col vento e li spiedi col fumo, |
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non erano creduti e lo han fatto. Dunque, non disprezzi Vostra |
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Maestá questo meschino che forse è fatale strumento di sue |
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glorie; e perché sappia ch’io son atto a far questo, oltre li |
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predetti libri ch’ho composto di pensieri novi e non trascritti, |
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scrissi anche con principii novi li sequenti libri ch’alia sua |
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monarchia portino splendore: ed Alessandro conobbe questo |
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quando la nova dottrina d’Aristotile accettò per farsi ammirabile. Nuoce la mutazione alli stati piccioli non capaci di grandezza e la mutazione di religione a tutti quando si peggiora: |
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il che qui non avviene se non in meglio, soprastando la rinovazion del secolo... . |
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Pertanto a Vostra Maestá ed al suo consiglio protesto che |
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non è bene far perire inauditi li vassalli suoi che son atti alla |
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sua grandezza ed alla gloria di Dio: e che mirino bene che da |
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questo inganno, scoprendosi, saperanno assai meglio per l’avvenire guidarsi e nullo ardirá levar bugie; tanto piú che a gli |
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avvisi celesti m’offero con prove celesti dar sicurtá e certezza, |
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e come servo di Dio mi protesto che s’oda un chi parla a |
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nome di tanto signore. Sapienti son in Spagna assai per essaminar queste veritá, e non sono interessati in tal negozio come |
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in questo paese; o almeno mi lascino andar in Roma a dar conto |
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di questo fatto e di me stesso: ché si son certi gli avversarli |
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T. Campanella. 6 |