Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/36: differenze tra le versioni
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quanto prometto, |
quanto prometto, poich’é fatto in etá di trentun anno, che fui preso in questo travaglio. |
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preso in questo travaglio. |
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Di piú l’avviso come, avendo io visto l’eclisse dello spirito tra cristiani, lo qual solo ci distingue dall’altre nazioni, poiché tutte defendon la lor legge con argomenti, miracoli e profezie e coll’inquisizione, mi son risoluto ad esaminar l’Evangelio con tutte le leggi delle nazioni antiche e moderne dell’uno e dell’altro emisfero, e cosí con tutte scienze d’ogni setta di filosofanti. Arrivai al vero della nostra legge, che in lei sta solo la puritá della legge naturale, e solo vi son aggionti li sacramenti per aiuto ad assicurar la legge della natura. E conobbi li miracoli e profezie vere e false, e d’ogni cosa son risoluto, e dell’eclisse dello spirito e del ritorno di Dio a gli uomini vicino; che se ci fe’ senza aver bisogno di noi, come se ne avesse, cosí pur ci guida e con noi tratta come se di noi avesse bisogno, e non n’ha, ma gode dell’opere sue, perché son sue. |
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Di piú l’avviso come, avendo io visto l’eclisse dello spirito |
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tra cristiani, lo qual solo ci distingue dall’altre nazioni, poiché |
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tutte defendon la lor legge con argomenti, miracoli e profezie |
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e coll’inquisizione, mi son risoluto ad esaminar l’Evangelio |
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con tutte le leggi delle nazioni antiche e moderne dell’uno e |
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dell’altro emisfero, e cosi con tutte scienze d’ogni setta di filosofanti. Arrivai al vero della nostra legge, che in lei sta solo |
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la puritá della legge naturale, e solo vi son aggionti li sacramenti per aiuto ad assicurar la legge della natura. E conobbi li miracoli e profezie vere e false, e d’ogni cosa son |
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risoluto, e dell’eclisse dello spirito e del ritorno di Dio a gli |
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uomini vicino; che se ci fe’ senza aver bisogno di noi, come |
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noi avesse bisogno, e non n’ha, ma gode dell’opere sue, |
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perché son sue. |
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Cosí anche della morte del mondo. E m’occorse ver’ la nativitá d’una persona: li dissi ch’era inclinata alla profezia, li donai il modo di disponersi all’influsso divino; e perché egli era scelerato, li comparse il diavolo, e dicea esser angelo, e ci donò avviso di tutte le cose future a’ molti regni del mondo, e del papato e di Venezia ch’ha a rovinare. Io poi dimandai segni come Gedeone, s’era Dio o angelo; ce li promesse. E perché non insegnassi a colui a scoprir il diavolo, esso diavolo mi fece ponere in questa fossa con stratagemma stupenda che non posso scrivere. Qui aspettai scienze del cielo e libertá, secondo egli mi predisse: vennero piú diavoli, mi afflissero assai, perché io non mi lasciai ingannare; finalmente con molta orazione e flagelli ebbi rivelazion del vero, che quello era demonio, e delle cose soprastanno in Roma d’ecclesiastici e di Venezia, delle quali parte scrivo a nostro signore papa ed al cardinale d’Ascoli, ché qua non ho piú carta e tempo. E perché ci possa dirli, piacque al Signore darmi autoritá come quella del san Gioanni a’ farisei, e miracoli piú stupendi che quelli di Mosè, per convertir il mondo al vero Evangelio ed umiliar li |
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Cosi anche della morte del mondo. E m’occorse ver’ la nativitá d’una persona: li dissi ch’era inclinata alla profezia, li |
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donai il modo di disponersi all’influsso divino; e perché egli |
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era scelerato, li comparse il diavolo, e dicea esser angelo, e ci |
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donò avviso di tutte le cose future a’ molti regni del mondo, |
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e del papato e di Venezia ch’ ha a rovinare. Io poi dimandai |
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segni come Gedeone, s’era Dio o angelo; ce li promesse. E |
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perché non insegnassi a colui a scoprir il diavolo, esso diavolo |
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mi fece ponere in questa fossa con stratagemma stupenda che |
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non posso scrivere. Qui aspettai scienze del cielo e libertá, |
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secondo egli mi predisse: vennero piú diavoli, mi afflissero assai, |
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perché io non mi lasciai ingannare; finalmente con molta orazione e flagelli ebbi rivelazion del vero, che quello era demonio, e delle cose soprastanno in Roma d’ecclesiastici e di Venezia, delle quali parte scrivo a nostro signore papa ed al cardinale d’Ascoli, ché qua non ho piú carta e tempo. E perché ci |
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possa dirli, piacque al Signore darmi autoritá come quella del |
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san Gioanni a’ farisei, e miracoli piú stupendi che quelli di |
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Mosè, per convertir il mondo al vero Evangelio ed umiliar li |