Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/67: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Divudi85: split
 
Luigi62 (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||— 53 —|}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
cente ne provava ira, e molte volte, in luogo di pigliare il dono, dava un pugno sotto a quella manina stesa e faceva volar tutto in aria: se era un ovo andava a rompersi contro un albero, oppure la focaccia si sbriciolava, ed era allora un dispiacere così forte per Raffaella da strapparle lagrime e grida di dolore. «Almeno darlo alla mamma o a Savina! oh Dio, Dio! almeno darlo a Savina!»
<nowiki />


cente ne provava ira, e molte volte, in luogo di pigliare il dono, dava un pugno sotto a quella manina stesa e faceva volar tutto in aria: se era un ovo andava a rompersi contro un albero, oppure la focaccia si sbriciolava, ed era allora un dispiacere cosi forte per Raffaella da strapparle lagrime e grida di dolore. «Almeno darlo alla mamma o a Savina! oh Dio, Dio! almeno darlo a Savina! >
Savina, la sorella maggiore, non le parlava quasi mai, forse perchè aveva troppe cose da fare, ma ella la stava a guardare con ammirazione quando rifaceva i letti stando in piedi su una seggiola, o andando colla testa e le spalle sotto i materassi per rivoltarli. Perchè erano due enormi letti: in uno dormivano i cinque maschi, nell’altro la mamma, la Savina, e lei in mezzo.
Savina, la sorella maggiore, non le parlava quasi mai, forse perchè aveva troppe cose da fare, ma ella la stava a guardare con ammirazione quando rifaceva i letti stando in piedi su una seggiola, o andando colla testa e le spalle sotto i materassi per rivoltarli. Perchè erano due enormi letti: in uno dormivano i cinque maschi, nell’altro la mamma, la Savina, e lei in mezzo.


Rifatti i letti, Savina spazzava le stanze, andava a prendere acqua, a lavare al fontanile presso la casa, i> si portava intorno per la cucina affumicata il piceno che strillava, cercando d’acquietarlo con de’succioli di mollica di pane inzuppata nell’acqua, in atesa che arrivasse la mamma a dargli il suo latte. Raffaella, quand’era in casa, trotterellava sempre diero Savina, stando a vedere tutto quello che faceva, rimandandole ogni tanto: «e adesso cosa fai?»
Rifatti i letti, Savina spazzava le stanze, andava a prendere acqua, a lavare al fontanile presso la casa, o si portava intorno per la cucina affumicata il piccino che strillava, cercando d’acquietarlo con de’ succioli di mollica di pane inzuppata nell’acqua, in attesa che arrivasse la mamma a dargli il suo latte. Raffaella, quand’era in casa, trotterellava sempre dietro Savina, stando a vedere tutto quello che faceva, dimandandole ogni tanto: «e adesso cosa fai?»


Savina doveva aver piacere di poter almeno scampare qualche parola colla bimba eli’era tanto tran|uilla e carina, ma, chi sa perchè, dopo mezzogiorno e diceva: «Va giù da Natale a giocare. Grazia ti spetta
Savina doveva aver piacere di poter almeno scambiare qualche parola colla bimba ch’era tanto tranquilla e carina, ma, chi sa perchè, dopo mezzogiorno le diceva: «Va giù da Natale a giocare. Grazia ti aspetta


Forse voleva che almeno lei si divertisse? forse le aceva malinconia di veder che un’altra creatura, quasi ppena venuta al mondo, pigliasse già le arie di donina e vedesse che cosa l’aspettava nella vita?
Forse voleva che almeno lei si divertisse? forse le faceva malinconia di veder che un’altra creatura, quasi appena venuta al mondo, pigliasse già le arie di donnina e vedesse che cosa l’aspettava nella vita?
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
</div>

<references/></div>