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LIBRO PRIlMO

Roma

nella corte di

— 1744.

(ij

e alquanti Napoletani esuli volontarii o discac-

,

dal governo di Carlo, uomini (conforme vuole

ciali

loro stato)

il

poveri, speranzosi, promettitori di larghi ajuli e di congiure; instigatori alla guerra contro la patria per brama di ritorno e di vendetta.

Maria Teresa

,

regina di Ungheria, imperatrice de'

metteva per editto

fermare

a'

popoli delle Sicilie disgravare

gli antichi privilegi,

Romani, proi

riprovata setta degli Ebrei, disserrare le prigioni, concedere nità

vitto

,

veniva tentando

« simulando il

,

le

,

ambizioni de' grandi,

secreti accordi

per inanimire

incostanza della plebe;

la

sue parti e insospettire

le

governo.

XL.

E

che

si

il

re informato di que' fatti,

reggia, ed esponendo

la

mata neutralità con

Inghilterra,

ma il

impu-

mercedi accrescere V annona scemare i prezzi del e dopo ciò, vantando gli affetti del popolo alla casa di Cesare,

premii

,

con-

tributi,

conferirne, discacciare l'avara

altri

le

l'

adunò congresso

naturale alleanza con la Spagna,

presenti necessità di guerra

,

il

desiderio e

il

pericolo di

il

nella

la fer-

bisogno di pace,

muovere

pericolo di tenerlo ozioso, la scarsezza dell'erario,

^erto di alimentare due eserciti stranieri e veder

ma

l'esercito,

ma

danno

il

province devafedeltà de' popoli e la le

per accampamenti e per battaglie , la umano ingegno e della fortuna , tali cose ed altre rammentando e contrapponendo, dimandava consiglio. Raro avviene state

incostanza dell'

numerose adunanze la uniformità de' voti , e più raro che qualche sentenza vile o timida non trovi chi la dica e chi la secondi. La guerra era meno dannosa della pace lo starsi ozioso aspettando gli eventi era certa servitù della Spagna o dell' impero e frattanto nelle

,

opinioni del congresso pendevano per non so quale religiosa e '1 buon Carlo per amor di quiete osservanza della neutralità

le

aspettando favori dal tempo e dalla sorte

sperdeva

giorni

i

quando

,

irresoluto "ed incerto

lettere di Filippo e di Elisabetta suoi

genitori, rimproveratolo di quella incertezza e tardanza, numerali i

pericoli

,

l' animo dell' infante Filippo Lombardia ricordate le geste della casa lo

mostrato ad esempio

ostinate guerre di

,

,

nelle inci-

tavano air armi ed alla guerra.

Ed

allora Carlo, rimosse le dubbiezze,

né più attesi i paurosi duca Montallegre (cortigiano piacevole nella reggia, sennato e valente a'negozii di pace, non atto e non inchinalo alle mihzie, buon consigliero nella quiete, pessimo ne' pericoli de' regni) adunò e mosse le schiere, prima promulgando un editto che diceva « La neulralità promessa all' Inghilterra offendeva gì' ingli alTelti della mia famiglia « teressi della mia casa il bene del mio popolo, il debito e la dignità di re; ed io la promisi per evi« tare all' amata ed allora sprovvista città il bombardamento e danni il minacciati da un'armata inglese venuta nel golfo e nel porto imconsigli del

,

,

(c

i