Pagina:Gli sposi promessi II.djvu/122: differenze tra le versioni
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perché il vino era buono, e il podestà conoscitore. Allora Don Rodrigo: «Oh, signor podestà, giacché ho la buona sorte di posseder cosa di suo aggradimento mi permetterà...» |
perché il vino era buono, e il podestà conoscitore. Allora Don Rodrigo: «Oh, signor podestà, giacché ho la buona sorte di posseder cosa di suo aggradimento mi permetterà...» |
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«Non mai, non mai, Signor Don Rodrigo: se avessi saputo ch’ella sarebbe venuta a questi termini, |
«Non mai, non mai, Signor Don Rodrigo: se avessi saputo ch’ella sarebbe venuta a questi termini,<ref>non avrei</ref> avrei dissimulata la mia ammirazione per questo incomparabile...» |
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«Bene bene, signor Podestà, ella non mi farà il torto...» |
«Bene bene, signor Podestà, ella non mi farà il torto...» |
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«Don Rodrigo <ref>sa</ref> conosce la stima... » |
«Don Rodrigo <ref>sa</ref> conosce la stima... » |
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Il Conte Attilio interruppe la gara, la quale era già realmente composta: |
Il Conte Attilio interruppe la gara, la quale era già realmente composta:<ref>e</ref> Don Rodrigo parlò all’orecchio ad un servo, e il podestà, tornando poi a casa, trovò sei tarchiati contadini, che<ref>venivano</ref> erano venuti a deporre nella sua cantina le grazie di Don Rodrigo. |
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<ref>a col dottor Duplica parlò egli alquanto più chiaro a quattr'occhi (''lacuna'')</ref> Dato l’ordine segreto, Don Rodrigo <ref>continuò il discorso, benché</ref> ritornò al discorso |
<ref>a col dottor Duplica parlò egli alquanto più chiaro a quattr'occhi (''lacuna'')</ref> Dato l’ordine segreto, Don Rodrigo <ref>continuò il discorso, benché</ref> ritornò al discorso incominciato, benché<ref>[sembr] in apparenza</ref> sembrasse mutarlo affatto, e passare<ref>da un ragionamento di vino</ref> dal vino all’economia politica; ma chi appena osservi la serie delle sue idee, scorgerà il filo<ref>che le</ref> recondito che le tiene. |
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incominciato, benché <ref>[sembr] in apparenza</ref> sembrasse mutarlo affatto, e passare <ref>da un ragionamento di vino</ref> dal vino all’economia politica; ma chi appena osservi la serie delle sue idee, scorgerà il filo <ref>che le</ref> recondito che le tiene. |
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«Che dice» continuò adunque Don Rodrigo, «che dice il signor podestà di questo spatriare che fanno i nostri operai?» |
«Che dice» continuò adunque Don Rodrigo, «che dice il signor podestà di questo spatriare che fanno i nostri operai?» |
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«Che vuole |
«Che vuole ch’io le dica?» rispose il podestà: «è cosa da non potersi comprendere. Quanto più si moltiplicano le gride per trattenerli, tanto più se ne vanno. Non si sa capire: è una pazzia che gli ha presi: sono pecore, una va dietro all’altra.» |
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«Eppure,» continuò D. Rodrigo «pare che questa cosa stia molto a cuore di Sua Eccellenza.» |
«Eppure,» continuò D. Rodrigo «pare che questa cosa stia molto a cuore di Sua Eccellenza.» |
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«Capperi! veda con che sentimento ne parla nelle gride. Ma costoro, parte per ignoranza, parte per malizia non danno retta, armano mille pretesti; ma la vera |
«Capperi! veda con che sentimento ne parla nelle gride. Ma costoro, parte per ignoranza, parte per malizia non danno retta, armano mille pretesti; ma la vera ragione si è la poca volontà di lavorare, e il disprezzo temerario delle leggi divine ed umane.» |