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{{Ct|t=2|v=1|f=120%|SCENA II}} IL Milano, 11 cortile del palano.
{{Ct|t=2|v=1|f=120%|SCENA II.}}
{{Ct|t=0|v=1.5|Milano, il cortile del palazzo.}}
{{Ct|t=0|v=1.5|''Entra'' {{Sc|Proteo}}.}}
''Prot''. Ho già ingannato Valentino, forza è del pari che io tradisca Turio. Sotto sembianza di parlare in favor suo ho la libertà d’intrattener Silvia del mio amore; ma Silvia ha l’anima troppo bella, troppo sincera, troppo candida per lasciarsi sedurre dai miei detti. Allorchè io le prometto una fedeltà inviolabile, ella mi garrisce per aver tradito il mio amico. Quando le giuro un eterno amore, mi rammenta i giuramenti sacri che aveva fatti a Giulia, che amavo, e che ho violati; nondimeno, ad onta di tutti questi rimproveri, di cui ognuno dovrebbe bastare a pormi fuor di speranza, più ella disprezza il mio amore, e più esso cresce e diviene impetuoso. — Ma ecco Turio, bisogna che andiamo a cantare sotto le finestre della bella, e che al suono de’ più dolci istrumenti le diamo questa notte un concerto armonioso. {{Ids|(entra}} {{Sc|Turio}} {{Ids|coi musici)}}


''Tur''. Come, sir Proteo? Veniste prima di noi?
Entra Proteo.


''Prot''. Sì, gentil Turio; perchè sapete che l’amore s’insinua nel cuor delle donne colle sembianze dell’amicizia.
''Prot''. Ho già ingannato Valentino, forza è del pari che io tradisca Tario. Sotto sembianza di parlare in favor suo ho la liberti d’intrattener Silvia del mio amore; ma Silvia ha l’anima troppo bella, troppo sincera, troppo candida per lasciarsi sedurre dai miei detti. Allorchè io le prometto una fedeltà inviolabile, ella mi garrisce per aver tradito il mio amico. Quando le giuro un etemo amore, mi rammenta i giuramenti sacri che aveva fatti a Giulia, che amavo, e che ho violati; nondimeno, ad onta di tutti questi rimproveri, di cui ognuno dovrebbe bastare a pormi fuor di speranza, più ella disprezza il mio amore, e più esso cresce e diviene impetuoso. — Ma ecco ''Tur''.io, bisogna che andiamo a cantare sotto le finestre della bella, e che al suono de’ più dolci istrumenti le diamo questa notte un concerto armonioso. {{A destra|{{Ids|(entra Trio coi musici)}}}}
''Tur''.. Come, sir Proteo? Veniste prima di noi?


''Tur''. A meraviglia: ma spero che voi qui non amiate.
''Prot''. Sì, gentil ''Tur''.io; perchè sapete che l’amore s’insinua nel cuor delle donne colle sembianze dell’amicizia.

''Tur''.. A meraviglia: ma spero che voi qui non amiate.


''Prot''. Errate, senza amore non verrei qui.
''Prot''. Errate, senza amore non verrei qui.


''Tur''.. E chi amate voi danque? Silvia?
''Tur''. E chi amate voi dunque? Silvia?

''Prot''. Sì, Silvia... ma per voi.

''Tur''. Ve ne ringrazio. — Ora, signori, accordate gl’istrumenti e suonate da valorosi. {{Ids|(entra l’Oste in distanza, e}} {{Sc|Giulia}} {{Ids|in abiti da giovinetto)}}


''Ost''. Ebbene, mio garbato ospite, mi pare che voi siate ''alinconico:'' che avete, vi prego?
''Prot''. Sì, Silvia... ma per voi ''Tur''.. Ve ne ringrazio. — Ora, signori, accordate gl’istrumenti e suonate da valorosi.{{Ids|(entra VOste in distansa^ e Giulu mi abiti da giofrinetto)}}
''Ost''. Ebbene, mio garbato ospite, mi pare che voi siate aUnconico: che avete, vi prego?


''Giul''. In verità, albergatore, è perchò non posso essere aUegro.
''Giul''. In verità, albergatore, è perchè non posso essere allegro.


''Ost''. Or ora lo diverrete: fra poco udirete buona musica e vedrete il gentiluomo di cui cercate.
''Ost''. Or ora lo diverrete: fra poco udirete buona musica e vedrete il gentiluomo di cui cercate.