Pagina:Baracca. La carriera, le battaglie, le vittorie del grande aviatore raccontate nelle lettere alla madre.djvu/7: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 18:27, 16 gen 2021

I.

IL SOLDATO


E

seguisco il pietoso e onorificocompito chiesto e sollecitato, per È una pòstuma e non vana nè immeritata glorificazione di quegli che fu il più popolare, ammirato e nominato nostro aviatore della Grande Guerra, ai genitori suoi piangenti ed esterrefatti nell’immensità del loro strazio, nelle afose opprimenti giornate di fine giugno 1918 quando in Lugo di Romagna — attorno al feretro contenente la salma di Baracca ritrovata sul terreno tormentato del Montello e nel luogo natio trasportata per eccezionale concessione sovrana — parvero radunati tutti gli spiriti delle madri che pur al lutto pei figli caduti e offerti in purissimo olocausto per la salvezza della Patria unirono il patetico conforto di esultanza per la vittoria conquistata — a prezzo di quel sangue e di quelle 1 I ardi del Grappa e sulle rive del Piave.

Nell’accingermi a compiere questo incarico sarà doveroso accennare, anche fuggevolmente, ma purchè resti, a due considerazioni che, a vero dire, si fondono in una, questa: che, pur a guerra vittoriosamente finita, si crede utile ed opportuno per non pochi motivi la pubblicazione di queste «lettere» non tanto perchè ‘esse furono scritte dall’insuperato campione della nostra gloriosa Aviazione e la cui fama aleggiò sui campi al fronte, nelle scuole di tutti gli aquilotti, fu impressa su tutti i giornali e le riviste, sfolgoreggiò nelle cocenti acclamazioni delle folle, sibbene per quanto in esse v’è di rivelatore e di istruttivo nei riguardi di un Baracca forse sconosciuto ai più, ma non per questo meno nobile meno grande dell’«asso degli assi»: Baracca soldato, Baracca votato cresciuto rafforzatosi illustratosi nell’Esercito, Esercito amato negli anni torpidi e inquinati della pace e