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promesse che in qualunque convenzione facessi col re Alfonso, non si obligherebbe mai a offendere e’ fiorentini, perché con loro intendeva conservarsi in amicizia. |
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i8 MEMORIE DI FAMIGLIA |
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promesse che in qualunque convenzione facessi col re Alfonso, |
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Tornato poi a Firenze fu mandato commessario a Pisa a guardia di quella cittá per e’ sospetti s’avevano per e’ movimenti del re Alfonso. Stettevi parecchi mesi; e di poi lo anno seguente, sendo el re a campo a Piombino, e sendosi rubellata a noi gran parte della Maremma di Volterra, ed attendendo le genti nostre a recuperarla, che vi era capi messer Gismondo da Rimino e messer Federigo conte di Urbino e commessario Neri di Gino Capponi, vi fu mandato commessario in luogo di Neri che volle partire, e poco poi vi fu ancora mandato Luca di messer Maso degli Albizzi; ed avendo recuperato Bolgheri, Guardistallo e Monteverdi ed alcuni altri luoghi, ed attendendo a ordinare lo esercito per levare el re da campo a Piombino, el re impaurito non gli aspettò ed andossene verso e’ paesi sua. Di che sendo finite le fazione, di quello anno tornò a Firenze. |
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non si obligherebbe mai a offendere e’ fiorentini, perché con |
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loro intendeva conservarsi in amicizia. |
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Successe di poi che l’anno sequente 1450 el conte Francesco prese Milano, con favore ancora de’ fiorentini e massime di Cosimo de’ Medici, e volendosi uno podestá fiorentino di chi si potessi fidare, e massime quando accadessi avessi a stare fuora di Milano per la guerra dubitava avere co’ viniziani, scrisse a Cosimo gli mandassi uno sufficiente; el quale vi mandò Luigi, e stettevi tre anni, cioè insino al 1453, con grandissima satisfazione del duca, el quale molto male volentieri gli dette licenzia, perché voleva vi stessi durante la guerra aveva co’ viniziani. |
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Tornato poi a Firenze fu mandato commessario a Pisa a |
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guardia di quella cittá per e’ sospetti s’avevano per e’ movimenti del re Alfonso. Stettevi parecchi mesi; e di poi lo anno |
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Tornò a Firenze el giugno 1453 e fu mandato el novembre commissario insieme con Luca di messer Maso a rassettare le gente nostre che erano in quello di Arezzo, e ricondurle alla volta di Pisa. Di poi el marzo sequente andò imbasciadore al signor messer Sigismondo di Rimino a ricondurlo ed accordarlo colla cittá nostra; e cosí seguí lo effetto. Di poi fu mandato commessario in quello di Arezzo a dare el guasto a Foiano; fu ''etiam''..... gonfaloniere di giustizia. E di poi sendo |
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seguente, sendo el re a campo a Piombino, e sendosi rubellata a noi gran parte della Maremma di Volterra, ed attendendo le genti nostre a recuperarla, che vi era capi messer |
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Gismondo da Rimino e messer Federigo conte di Urbino e |
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commessario Neri di Gino Capponi, vi fu mandato commessario in luogo di Neri che volle partire, e poco poi vi fu |
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ancora mandato Luca di messer Maso degli Albizzi; ed avendo |
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recuperato Bolgheri, Guardistallo e Monteverdi ed alcuni altri |
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luoghi, ed attendendo a ordinare lo esercito per levare el re |
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da campo a Piombino, el re impaurito non gli aspettò ed |
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andossene verso e’ paesi sua. Di che sendo finite le fazione, |
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di quello anno tornò a Firenze. |
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Successe di poi che l’anno sequente 1450 el conte Francesco prese Milano, con favore ancora de’ fiorentini e massime di Cosimo de’ Medici, e volendosi uno podestá fiorentino |
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di chi si potessi fidare, e massime quando accadessi avessi a |
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stare fuora di Milano per la guerra dubitava avere co’ viniziani, scrisse a Cosimo gli mandassi uno sufficiente; el quale |
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vi mandò Luigi, e stettevi tre anni, cioè insino al 1453, con |
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grandissima satisfazione del duca, el quale molto male volentieri gli dette licenzia, perché voleva vi stessi durante la |
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guerra aveva co’ viniziani. 4 |
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Tornò a Firenze el giugno 1453 e fu mandato el novembre commissario insieme con Luca di messer Maso a rassettare le gente nostre che erano in quello di Arezzo, e ricondurle |
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alla volta di Pisa. Di poi el marzo sequente andò imbasciadore al signor messer Sigismondo di Rimino a ricondurlo ed |
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accordarlo colla cittá nostra; e cosi segui lo effetto. Di poi |
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fu mandato commessario in quello di Arezzo a dare el guasto a |
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Foiano; fu etiam .gonfaloniere di giustizia. E di poi sendo |